Roger Waters: "L'aspetto più triste dell'impero americano è che sta rovinando molte nazioni"

Intervista esclusiva di Roger Waters a Telesur dall'Amazzonia in Ecuador, vittima del disastro ambientale prodotta da Chevron: "Il mondo sta morendo. Non sarebbe geniale se la razza umana apprendesse a essere progressista?"

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Roger Waters: "L'aspetto più triste dell'impero americano è che sta rovinando molte nazioni"

"Non si tratta di stelle del rock o musicisti. Si tratta di tutti gli esseri umani. Dobbiamo capire la nostra responsabilità verso il pianeta o moriremo molto presto". Queste le prime parole di Roger Waters in un'intervista esclusiva a Telesur. Il grande musicista e una delle ultime voci veramente libere ha deciso di interrompere il suo tour "Us + Them" che ha fatto tappa in America Latina per visitare l'Ecuador e incontrare almeno 20 persone colpite nell'Amazzonia ecuadoriana contaminata dalla società di combustibili fossili Chevron (ex Texaco ), responsabile del grave danneggiamento delle  comunità indigene.



Waters  anche denunciato di avere subito diversi ostacoli burocratici per raggiungere l'Amazzonia in Ecuador, perché l'Aviazione Civile non ha permesso al suo aereo di atterrare a Lago Agrio. “Alcune persone non volevano che visitassi l'Ecuador in generale e, sicuramente, non volevano che andassi a Lago Agrio e parlassi con i miei amici", ha detto. Waters ha sottolineato che il caso Chevron in Amazzonia è fondamentale per tutti, perché "il mondo deve decidere ad un certo punto se la legge è lì per servire la gente o per servire l'appetito insaziabile di oligarchi e corporazioni".
 
"Ho 75 anni. In questi 75 anni ho appreso che quello che mi dà felicità è scambiare amore con gli altri. Il mondo sta morendo e sono preoccupato per i miei nipoti", ha proseguito Waters nel corso dell'intervista. "Non sarebbe geniale se la razza umana apprendesse a essere progressista? Apprendere a pensare come potrebbe essere il futuro invece di fare BUM!" Di fregarsene. Di fregarsene che Bolsonaro distrugga l'Amazzonia."

Duro poi l'attacco all'imperialismo Usa e a quella che definisce la "follia" del neo-liberismo dei Chicago Boys che oggi domina il mondo. "In tutte le storie come questa che stiamo vivendo qui in Ecuador si osserva come le multinazionali impongono le loro azioni senza nessun interesse delle persone, dei loro interessi, delle persone che vivono qui da migliaia e migliaia di anni. Dovrebbe essere attraverso la legge che dovrebbero essere responsabili aldilà dei profitti, azionisti. E' folle che le multinazionali non siano mai responsabili". 

"L'aspetto più triste dell'impero americano è che sta rovinando molte nazioni, come prima fecero i britannici, e come hanno fatto tutti gli imperi coloniali. Non aiutano a nessuno. Non aiutano al progresso dell'umanità. Questa idea che l'accumulazione delle ricchezze sia meravigliosa come dice Trump è una totale idiozia", ha concluso Waters.

Qui l'intervista a Telesur:

 

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