Salari e inflazione. La (folle) dichiarazione di Lagarde al Parlamento europeo
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di Alessandro Volpi*
La ricerca dell'impoverimento. L'ineffabile Christine Lagarde ha parlato ieri di fronte al Parlamento europeo e ha sostenuto con chiarezza che l'attuale inflazione dipende dall'eccessivo aumento dei salari.
Ora, non ci vuole molto a capire che si tratta di una dichiarazione folle.
I salari medi lordi in Europa sono di poco superiori ai 30 mila euro, mentre i profitti di vari settori, a cominciare dai bancari, sono risultati stellari, approfittando proprio del monopolio creato dagli alti tassi di interesse della Bce che hanno ridotto la concorrenza e hanno consentito di scaricare sui consumatori l'aumento dei prezzi, generato dalla speculazione.
Sono sempre più convinto che non è vero che non esiste una politica monetaria in Europa; c'è, eccome, ma è tutta a favore dei super ricchi, i veri vincitori della lotta di classe. Tra qualche giorno, ad Omaha, in Nebraska, Warren Buffett riunirà gli azionisti della "holding" Berkshire Hathaway, che quest'anno ha realizzato profitti per quasi 93 miliardi di dollari. Si tratta di un risultato importante, che dipende dai rendimenti stellari delle banche Usa e di Apple di cui Berkshire è azionista rilevante.
Naturalmente questi rendimenti sono dipesi dalla marea di liquidità indirizzata verso tali società proprio da Berkshire e dai suoi azionisti a cominciare da Vanguard e da State Street. Non trascurerei, poi, che Berkshire è grande azionista dell'agenzia di rating Moody's da cui dipendono le "pagelle" dei vari titoli finanziari, oltre che dei debiti pubblici degli Stati. In sintesi, siamo di fronte ad un club, molto ristretto che genera la propria ricchezza come se fossero fiches, per le quali non è neppure necessaria la conversione, perché sono già in dollari.
* Post Facebook del 26 febbraio 2024
Ora, non ci vuole molto a capire che si tratta di una dichiarazione folle.
I salari medi lordi in Europa sono di poco superiori ai 30 mila euro, mentre i profitti di vari settori, a cominciare dai bancari, sono risultati stellari, approfittando proprio del monopolio creato dagli alti tassi di interesse della Bce che hanno ridotto la concorrenza e hanno consentito di scaricare sui consumatori l'aumento dei prezzi, generato dalla speculazione.
Sono sempre più convinto che non è vero che non esiste una politica monetaria in Europa; c'è, eccome, ma è tutta a favore dei super ricchi, i veri vincitori della lotta di classe. Tra qualche giorno, ad Omaha, in Nebraska, Warren Buffett riunirà gli azionisti della "holding" Berkshire Hathaway, che quest'anno ha realizzato profitti per quasi 93 miliardi di dollari. Si tratta di un risultato importante, che dipende dai rendimenti stellari delle banche Usa e di Apple di cui Berkshire è azionista rilevante.
Naturalmente questi rendimenti sono dipesi dalla marea di liquidità indirizzata verso tali società proprio da Berkshire e dai suoi azionisti a cominciare da Vanguard e da State Street. Non trascurerei, poi, che Berkshire è grande azionista dell'agenzia di rating Moody's da cui dipendono le "pagelle" dei vari titoli finanziari, oltre che dei debiti pubblici degli Stati. In sintesi, siamo di fronte ad un club, molto ristretto che genera la propria ricchezza come se fossero fiches, per le quali non è neppure necessaria la conversione, perché sono già in dollari.
* Post Facebook del 26 febbraio 2024
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