"Partecipazione della Siria alla Via della seta una sfida importante alle sanzioni USA"
L'invito della Cina alla Siria ad aderire al mega-progetto della New Silk Road sfida le sanzioni statunitensi, secondo il consigliere di Assad.
In un'intervista rilasciata all'emittente libanese Al-Mayadeen, il consigliere politico e mediatico della Presidenza della Repubblica siriana, Buzaina Shaaban, ha elogiato il coinvolgimento di Damasco, su richiesta del governo cinese, al secondo Forum "La Via della seta", che si svolge a Pechino in quetsi giorni.
Il Consigliere del presidente siriano Bashar al-Assad ha sottolineato che la presenza di Damasco in quella sede è "un importante sfida alle sanzioni statunitensi contro Siria e Iran."
A questo proposito, ha sottolineato la forza e la resistenza dei siriani a complotti e pressioni economiche da parte del governo degli Stati Uniti, come hanno fatto nella lotta contro il terrorismo, da dove sono usciti vincitori. "Il popolo siriano avrà pazienza prima della difficile situazione economica, in quanto ha mantenuto la pazienza nella lotta contro il terrorismo", ha dichiarato Shaaban.
Shaaban rappresenta la Siria nel forum di Pechino al quale partecipano più di mille imprenditori di circa 120 paesi. Inoltre, un totale di 37 capi di stato e di governo e più di 100 ministri di tutto il mondo prenderanno parte all'evento.
L'importanza della partecipazione della Siria a questo vertice internazionale deriva dal suo ruolo storico sulla nuova Via della seta, perché al tempo di quella antica, le merci provenienti dall'Est raggiunsero il Mediterraneo attraverso le province siriane di Palmyra e Aleppo nel suo viaggio in Europa e più precisamente a Roma.
In questo modo, e nell'ambito del progetto New Silk Road, il governo di Pechino prevede di inviare i suoi prodotti attraverso una rotta via terra dalla Cina al Mediterraneo attraverso l'Iran e l'Iraq.