Scandalo $Libra: come la criptomoneta ha travolto l'immagine di Javier Milei
Lo scandalo legato alla criptomoneta $Libra, promossa dal presidente argentino Javier Milei, ha scatenato un'ondata di critiche e dibattiti pubblici, danneggiando l'immagine del fanatico leader neoliberista sudamericano. Diversi sondaggi rivelano che il 70% degli argentini ritiene che lo scandalo abbia influito negativamente sulla reputazione di Milei, mentre solo il 27% la pensa diversamente. In particolare, il 43% degli intervistati considera Milei direttamente responsabile della truffa, mentre il 24% crede che sia stato ingannato ma abbia agito in modo irresponsabile promuovendo la criptovaluta senza verificarne l'affidabilità.
Secondo l'istituto di ricerca Taquion, il 48% della popolazione chiede un'indagine sullo scandalo, mentre il 30% lo interpreta come un attacco politico orchestrato dall'opposizione. Zuban Córdoba, un'altra agenzia di sondaggi, ha evidenziato che il 66,7% degli argentini considera questa vicenda la peggiore crisi del governo Milei finora. Inoltre, l'87,9% è a conoscenza dello scandalo, e il 56,4% critica Milei per non aver agito "come un cittadino comune" quando ha promosso $Libra. L'83% degli intervistati ritiene che Milei dovrebbe smettere di comportarsi come un influencer.
Il coinvolgimento della sorella di Milei, Karina Milei, segretaria generale della Presidenza, ha ulteriormente complicato la situazione: il 54,3% degli intervistati crede che abbia ricevuto compensi economici per la promozione della criptovaluta. Analisi condotte da Synopsis Consultores su oltre 2 milioni di menzioni tra il 14 e il 16 febbraio mostrano che il 76,1% di queste erano negative, con un picco dell'81,7% il 15 febbraio. Lo scandalo ha anche generato il maggior numero di ricerche su Google relative a Milei nel 2025.
Infine, secondo LibraGate, lo scandalo è stato il tema più discusso online nel 2025, con 4,5 milioni di menzioni e 3 milioni di utenti che hanno creato contenuti al riguardo. L'hashtag #MileiEstafador è diventato virale su X, consolidando l'immagine negativa del presidente argentino.