Sciacallaggio mediatico. Malato di leucemia ma "morto di Covid"
di Francesco Santoianni
Il più ripugnante di tutti è certamente il titolo di Repubblica che pretende di ammantarsi di una obiettività politically correct con quel “si era ammalato di leucemia, è stato ucciso dal coronavirus”. Ma il povero Matteo Mutti “campione nazionale di poker”, essendo affetto da leucemia (che, come dovrebbe essere noto a tutti, inibisce il sistema immunitario) avrebbe potuto essere ucciso anche dal virus del raffreddore. Neanche questo escamotage da parte del resto dei media che dopo aver sparato nel titolo “ucciso dal coronavirus” dedicano alla questione leucemia, al più, qualche parola nel testo.
Sul fantomatico arrivo della “seconda ondata” dell’epidemia abbiamo intervistato più volte il prof. Giulio Tarro, autore del censuratissimo libro “Covid il virus della paura”. Qui solo due parole.
Perché tutti i media mainstream - oggi, con i tanti reparti di rianimazione completamente vuoti e cure efficaci contro il Covid - continuano a terrorizzarci con il virus Sars-CoV-2? Perché in TV tanti requiem per i morti da Covid o “filmati di repertorio” come la colonna di bare a Bergamo? Perché continuano a trovare spazio “notizie” come la buffonata del gatto morto per il virus dei pipistrelli o la scoperta del “focolaio Covid a Mondragone”? E perché nessuno vi ha informato dello studio dell’Istituto superiore della sanità, pubblicato il 26 maggio, che, dall’analisi di ben 3032 cartelle cliniche di persone classificate come “decedute per Covid”, documenta che solo 124 non evidenziavano gravi patologie pregresse? Forse perché se si sapesse che appena il 4,1% degli attuali 34.818 spacciati dal Governo sono morti per Covid, che l’ecatombe (soprattutto in Lombardia), due mesi di lockdown e l’attuale miseria sono dipesi non dal virus ma da una sciagurata gestione dell’emergenza… la gente scenderebbe in piazza?
Meglio, quindi, per i nostri governanti continuare con il terrorismo mediatico sperando che l’esercito di ipocondriaci che sono riusciti a creare riesca a salvarli.