Scoop Reuters! Italia allenta restrizioni vendita armi ad Arabia Saudita ed EAU
Secondo quanto riferisce l'Agenzia di stampa Reuters, citando fonti governative, "l'Italia ha allentato le restrizioni all'esportazione di armi in Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti."
Roma aveva interrotto, all'epoca del Governo guidato da Giuseppe Conte, la vendita di migliaia di missili all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, un modo per ripristinare la pace nello Yemen devastato dalla guerra e proteggere i diritti umani.
La Reuters ha avuto la possibilità di visualizzare una direttiva del ministero degli Esteri nella quale si annuncia che i limiti introdotti nel 2019, che hanno bloccato di fatto qualsiasi vendita di armi e attrezzature che potrebbero essere utilizzate nello Yemen, saranno ora revocati.
“Tutte le autorizzazioni esistenti sono da ritenersi valide anche senza questo requisito”, si legge nella breve direttiva firmata lunedì scorso.
L'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sono protagoniste di una barbara aggressione che dal 2015 portano avanti contro lo Yemen.
Le restrizioni per le esportazioni di armi verso i due stati del Golfo erano stati rafforzati due anni fa a seguito delle proteste per la guerra, definita dalle Nazioni Unite hanno definito la più grande crisi umanitaria del mondo.
“Stiamo tornando a un normale regime (di esportazione). Le armi possono essere potenzialmente utilizzate in Yemen”, ha affermato Michele Nones, vicepresidente dell'Istituto Affari Esteri italiano (IAI).
Secondo la Reuters, "una fonte del ministero degli Esteri ha affermato che le licenze sugli armamenti revocate a gennaio, compresa la vendita di circa 12.700 missili, rimarranno bloccate.
Infuriati per il divieto, gli Emirati Arabi Uniti avevano chiesto all'Italia di ritirare aerei e personale dalla base aerea di al Minhad nello stato del Golfo entro il 2 luglio. I media italiani hanno riferito che le aziende italiane erano preoccupate di perdere i contratti civili a causa del litigio."
Proprio nei giorni scorsi, i portuali avevano denunciato il passaggio nel porto di Genova di una "nave della morte" carica di armi per l'arabia Saudita, senza che le autorità effettuassero un'ispezione. Senza, soprattutto, che nel mondo politico si alzasse una voce di protesta.
Rete Disarmo, commentando quanto riportato da Reuters, ha rilasciato questa dichiarazione su Twitter: "In realtà la modifica di questi giorni riguarda procedure relative al cosiddetto "End User Certificate" che non hanno influenza diretta sulla decisione di sospensione (del 2019) e di revoca (del 2021) delle licenze per bombe e missili. Che rimarranno bloccate."