Se ne è andata Eleonora Giorgi
di Paolo Arigotti
La notizia, purtroppo, non giunge inattesa. Era stata la stessa Eleonora Giorgi a parlare della sua malattia, scoperta nell’autunno del 2023: un tumore al pancreas, che non aveva mai impedito all’attrice di continuare a vivere, spesso ospite in televisione, rivendicando ogni giorno come un regalo e definendo “liberatorio” parlare del suo male.
La fine è arrivata oggi, nella clinica per la terapia del dolore, dove Eleonora era ricoverata da qualche settimana, circondata dall’affetto dei figli Andrea e Paolo, dell'ex marito Massimo Ciavarro, della nuora Clizia e del nipotino Gabriele.
Nata a Roma il 21 ottobre 1953 – la famiglia era di origini italo-inglesi, grazie alla nonna paterna londinese, e ungherese dal lato materno (ricordiamo la sua autobiografia, Nei panni di un’altra, pubblicata nel 2016) – il primo successo sul grande schermo lo ottenne a neanche vent’anni, nel 1973, con il film Storia di una Monaca di Clausura, dove recitò al fianco di Catherine Spaak: per curiosità nelle sue prime apparizioni Eleonora venne doppiata, ma poi la voce originale, che la rese celebre davanti al suo pubblico, fu utilizzata nelle tante pellicole che la videro interprete e protagonista.
Senza nulla togliere alla sua professionalità, Eleonora era molto bella – Play boy Italia le dedicò copertina e servizio nel 1984 - e nel solo 1974 partecipò a ben quattro film, creando il mito della ragazza acqua e sapone, assieme alla sua amica e rivale di sempre, Ornella Muti. Nel 1975 Alberto Lattuada la volle assieme a Max von Sydow e Cochi Ponzoni, nel suo Cuore di Cane, cui seguiranno molte e prestigiose partecipazioni, in pellicole dirette da registi di fama: L'Agnese va a morire, di Giuliano Montaldo, Un uomo in ginocchio, di Damiano Damiani; Inferno, di Dario Argento; Conviene far bene l'amore, di Pasquale Festa Campanile; Dimenticare Venezia, di Franco Brusati; Oltre la porta, di Liliana Cavani (dove reciterà con Marcello Mastroianni). Attrice poliedrica, non tralascerà la commedia: nel 1979 è con Adriano Celentano in Mani di velluto, e negli anni seguenti al fianco di Renato Pozzetto in Mia moglie è una strega e Mani di fata; resta indimenticabile la sua partecipazione a Borotalco, uno dei primi grandi successi di Carlo Verdone, col quale tornerà a lavorare nel 1988 in Compagni di scuola, che sarà la sua ultima pellicola prima di una lunga pausa dal set, durata quasi venti anni.
Il ritorno sulle scene lo si dovrà ad alcuni cult televisivi, come Yesterday e I Cesaroni, mentre il 2003 vedrà il suo esordio alla regia in Uomini & donne, amori & bugie, dove dirigerà Ornella Muti; nel 2009 tornerà alla direzione con L'ultima estate. Eleonora parteciperà come giurato a noti programmi di intrattenimento, come Miss Italia, Ballando con le stelle e il Grande Fratello Vip
Molti i riconoscimenti: il David, il Nastro d'argento e il premio al festival di Montreal arrivano per Borotalco, mentre la Grolla d'oro le viene assegnato per Nudo di donna (regia di Alberto Lattuada); per la regia riceverà una nomination ai Nastri.
La sua vita privata è stata costellata da amori importanti. Nel 1979 sposò l’editore Angelo Rizzoli, dalla cui unione nacque il figlio Andrea, un matrimonio naufragato sulla scia degli scandali che colpirono Rizzoli negli anni Ottanta, riguardo i quali Eleonora si è sempre tenuta in posizione molto defilata. Nel 1983, sul set di Sapore di mare 2 scatta la scintilla con Massimo Ciavarro, col quale si sposa nel 1993, e dal cui matrimonio nacque il secondogenito Paolo. Nonostante il divorzio (1996), Massimo ed Eleonora sono sempre rimasti profondamente legati, tanto che l’attore è stato tra coloro che le sono stati a fianco nella malattia; fino al 2007 Eleonora fu fidanzata con il romanziere Andrea De Carlo.
Assieme allo straordinario coraggio e voglia di vivere, che non l’ha mai abbandonata sino all’ultimo, quello che ci rimarrà più impresso sono il suo fascino e il suo sorriso, ma anche la sua verve ironica e una grande forza e professionalità, nel lavoro e nella vita.
Buon viaggio Eleonora, che la terra ti sia lieve.