“Sinistra” allo sbando dopo la morte di Jeffrey Epstein
“Sinistra” allo sbando dopo la morte di Jeffrey Epstein. Uno scandalo di dimensioni planetarie e che, a differenza del fantomatico Trump-Russiagate, trova sempre meno spazio sui media main-stream; media impegnati, tra l’altro, ad etichettare come “cospirazionista” (al soldo di Trump) chiunque metta in dubbio la storia del “suicidio” e che, addirittura, suggeriscono responsabilità di Trump nella morte di Epstein.
Su internet, in prima fila, Wired e Ilpost seguiti da tanti babbei “di sinistra”, deliziati dalla “notizia” che “Trump e Epstein erano amici”, (ma la foto che l’attesterebbe - sbandierata su La Stampa, Sky… - risale a venti anni fa). Altra “prova” del coinvolgimento del, pur abominevole, Trump nella faccenda sarebbe la nomina a ministro di Alexander Acosta che, quando era procuratore federale della Florida, aveva fatto condannare Epstein – reo confesso di stupri a minorenni - a soli 13 mesi di detenzione. Ma, come abbiamo documentato qui, il patteggiamento fu imposto ad Acosta da una informativa dei servizi di sicurezza che assicurava che Epstein agiva per conto del governo.
Ultima trincea dell’informazione mainstream è - come fa Repubblica, riprendendo un articolo del New York Times - addebitare la mancata sorveglianza ad Epstein alla penuria di personale e a guardie carcerarie sotto stress per via del superlavoro. Insomma, i soliti disguidi nelle carceri. Sembra di rileggere Gianni Riotta quando addebitava il rilascio - dalla prigione USA di Camp Bucca, in Iraq – di Abu Bakr Al Baghdadi (poi diventato capo dell’ISIS) ad “uno dei soliti errori della burocrazia”.
Ultima perla dell’informazione mainstream: Epstein ucciso per ordine di Putin, lo afferma l’attore Alec Baldwin. Questa “notizia” lanciata dal Dalymail ed è stata ripresa per ora in Italia solo da ilsussidiario.net, ma state pur certi che diventerà popolare anche qui da noi.
Temiamo che saremo costretti ad occuparcene.
Francesco Santoianni