Siria. Ad Amman, la Conferenza "Amici della Siria"
Le forze di Assad riconquistano la città di Qusayr
1833
Il 22 maggio si è svolta ad Amman, Giordania, la Conferenza “Amici della Siria” alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Gran Bretagna, Egitto, Francia, Germania, Italia, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti. I delegati hanno discusso i modi per porre fine al conflitto e soprattutto la convocazione di una Conferenza internazionale sulla Siria, proposta dal Segretario americano Kerry e il Ministro degli Esteri russo Lavrov. La riunione di Amman fa seguito a quella di Istanbul del 12 aprile e a quella di Roma di fine febbraio. Nel comunicato diffuso a conclusione della Conferenza, si specifica che Assad non avrà alcun ruolo nel futuro della Siria. La dichiarazione stride con la posizione russa, da sempre contraria ad interferenze esterne negli affari siriani.
L'Iran ha espresso la volontà di partecipare alla prossima conferenza internazionale, sottolineando che tutte le parti 'influenti' devono essere coinvolte se si intende raggiungere un risultato positivo. Al momento la conferenza non prevede, però, la partecipazione dell'Iran. Ancora incerta anche la partecipazione della Coalizione nazionale siriana, riunita in un vertice ad Istanbul dal 23 al 25 maggio nel corso del quale dovrebbe eleggere il nuovo leader dopo le dimissioni di Moaz al-Khatib e l’elezione, ad interim, di George Sabra.
Sul terreno del conflitto, le forze del presidente Assad, appoggiate da miliziani libanesi di Hezbollah, hanno riconquistato la città di Qusayr, sotto assedio da sabato 18 maggio. La città è di importanza strategica perché collega Damasco alle regioni costiere e permette il controllo di importanti linee di rifornimento.