Speranza e la guerra geopolitica con altri mezzi: niente "green" pass con lo Sputnik
Il Green Pass non varrà se si è vaccinati con lo Sputnik V: ad affermarlo è il Ministro della Salute, Roberto Speranza alla conferenza stampa tenuta ieri per presentare il nuovo D.L. covid appena approvato.
“Com'è noto l'iniziativa del green pass - ribadisce Speranza chiamato in causa da Draghi, a sua vota interpellato da una giornalista - è un'iniziativa di tipo europeo e il vincolo che abbiamo è di riconoscere i vaccini che sono stati approvati da Ema (European Medicines Agency - n.d.a.), quindi ancora in questo momento non siamo nelle condizioni di poter utilizzare il green pass per il vaccino russo proprio perchè non è stato approvato da Ema”.
Consequenzialmente la penalizzazione dovrebbe valere anche per i vaccini anticovid di produzione cinese, poco importa se già approvati dall'Oms, come il Sinovac-CoronaVac.
Allo stato attuale dunque emergerebbe il paradosso in base al quale una persona con una singola dose e dunque con un ciclo incompleto di sommnistrazione di un vaccino delle Big Pharma potrebbe usufrire delle agevolazioni del green pass, di contro un connazionale o un cittadino straniero che ha ricevuto il ciclo completo di altre soluzioni vaccinali di cui l'Ema non ha autorizzato l'immissione in commercio, ne verrebbe escluso.
Alla luce delle precedenti considerazioni, siamo sicuri che la politicizzazione vista nell' approviggionamento dei vaccini non si stia reiterando anche in tal senso col green pass, finendo per escludere dalla sua applicazione e dunque penalizzare coloro i quali per le più svariate contingenze, si sono vaccinati all'estero con differenti tipologie vaccinali (russi, cinesi o altri)?