Strategie di crisi: l’opposizione venezuelana sta sabotando il processo elettorale

801
Strategie di crisi: l’opposizione venezuelana sta sabotando il processo elettorale

Il clima politico in Venezuela si sta deteriorando ulteriormente a pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 28 luglio, a causa all'atteggiamento provocatorio e destabilizzante dell'opposizione. Biagio Pilieri, portavoce della Plataforma Unitaria Democrática (PUD), ha rivelato una strategia che non solo mina la fiducia nel processo elettorale, ma rischia anche di gettare il paese nel caos. Secondo Pilieri, l’opposizione riconoscerà esclusivamente i risultati riportati nei documenti raccolti dai propri rappresentanti, rigettando a priori quelli ufficiali del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), che è l’unico organo legittimato a dichiarare i risultati.

Questa dichiarazione rappresenta un chiaro tentativo di delegittimare il processo elettorale, predisponendo il terreno per future accuse di brogli. Pilieri ha affermato che l'opposizione disporrà di oltre 30.000 seggi e più di 15.000 centri di votazione per monitorare i risultati. Tuttavia, la sua insistenza nel rispettare solo i dati dei loro documenti suggerisce una volontà di non accettare il verdetto ufficiale, alimentando un clima di sfiducia e incertezza. Questo comportamento rischia di scatenare una campagna mediatica di denuncia di presunti brogli, qualora i risultati non favorissero il candidato del PUD, Edmundo González, dato per sconfitto in tutti i principali sondaggi.

In aggiunta, l'opposizione ha recentemente sollevato polemiche riguardanti un presunto attentato contro María Corina Machado, coordinatrice del partito Vente Venezuela. Pilieri ha accusato i militanti chavisti di aver vandalizzato due veicoli della carovana di González, tagliando i freni e svuotando l'olio dei motori. Tuttavia, non sono state presentate prove concrete, e l'assenza di una risposta adeguata da parte della sicurezza, così come il mancato allarme dei veicoli, solleva seri interrogativi sul vero scopo di queste accuse.

La mancanza di prove e le spiegazioni insoddisfacenti offrono solo un ulteriore esempio di come l'opposizione stia cercando di sfruttare la situazione per creare disordini. Questo comportamento ricorda un episodio analogo del 2011, quando María Corina Machado orchestrò una simulazione di attentato contro se stessa, rivelatasi poi una falsa notizia.

Il tentativo di Pilieri di gettare ombre sul processo elettorale e di alimentare tensioni politiche non è altro che una strategia per minare la stabilità del Venezuela. Questi comportamenti destabilizzanti hanno l'obiettivo di provare a compromettere la credibilità delle elezioni, e minare in pericolo la coesione sociale e politica del paese.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa? di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile   Una finestra aperta Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile

Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia di Francesco Erspamer  Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa di Paolo Desogus Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Maduro contro venti e maree di Geraldina Colotti Maduro contro venti e maree

Maduro contro venti e maree

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi? di Francesco Santoianni Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump? di Raffaella Milandri I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale di Giuseppe Giannini Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno di Antonio Di Siena Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE di Gilberto Trombetta 9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

 Perché Trump ha vinto? di Michele Blanco  Perché Trump ha vinto?

Perché Trump ha vinto?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti