The Lancet: pubblicato il primo studio sulla sicurezza del vaccino Sputnik V
E' stato da poco pubblicato, sulla rinomata rivista scientifica EclinicalMedicine, del gruppo The Lancet, il primo studio osservazionale sulla sicurezza del vaccino Sputnik V (Gam-COVID-Vac). L’indagine è stata condotta da Rocca, acronimo inglese di “Rsm Observatory for Covid vaccination Campaign monitoring Adverse events” cioè tradotto in italiano “Osservatorio sammarinese per il monitoraggio delle reazioni avverse della campagna di vaccinazione contro il Covid”.
Nell'agosto 2020 ,si legge nell'abstract, lo Sputnik V è stato registrato come Gam-COVID-Vac dal Ministero della Salute russo e da dicembre 2020 è distribuito in 61 paesi in tutto il mondo.Il 25 febbraio 2021, la Repubblica di San Marino ha iniziato la sua campagna di vaccinazione, che include lo Sputnik V. L'obiettivo era descrivere gli eventi avversi dopo l'immunizzazione (AEFI) con questo vaccino attraverso la sorveglianza attiva basata sui partecipanti nel paese.
Riguardo alla metodologia utilizzara: dal 4 marzo all'8 aprile 2021 è stato condotto uno studio a livello nazionale sulla popolazione sammarinese di età compresa tra 18 e 89 anni che ha ricevuto una o due dosi di Sputnik V. La diffusione del questionario elettronico è avvenuta tramite e-mail, QR-code o live/telefono interviste ~7 giorni dopo la prima e la seconda dose di vaccino.È stata condotta un'analisi descrittiva per quantificare l'incidenza di AEFI (ossia appunto, l’incidenza degli effetti avversi) in entrambe le occasioni, stratificando i risultati per tipo e gravità dei sintomi.
Per ciò che concerne i risultati: l'età media dei 2558 vaccinati era di 66±14 anni.
L'incidenza di AEFI alla prima dose è stata del 53,3% (reazioni sistemiche al 42,2%), mentre l'incidenza di AEFI alla seconda dose è stata del 66,8% (reazioni sistemiche al 50,4%) (n= 1288). In generale, il 76,0% dei destinatari di due dosi ha riportato alcuni AEFI dopo una delle due dosi di vaccino e il 2,1% ha subito reazioni gravi;nei soggetti di età compresa tra 60 e 89 anni (n= 1021), l'incidenza di AEFI era del 70,0%, con il 53,0% dei soggetti che descriveva reazioni sistemiche e lo 0,8% che riferiva sintomi gravi. I sintomi più frequenti sono stati dolori locali, astenia, cefalea e dolori articolari.
L'interpretazione a cui si è giunti con lo studio sono che i risultati, sebbene preliminari, suggeriscono che Sputnik V ha un alto profilo di tollerabilità nella popolazione di età ≥60 anni in termini di AEFI a breve termine.