Totti e la russofobia (senza limiti) di Enrico Mentana
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di Marinella Mondaini*
Il cretinismo dei russofobi in Italia ha raggiunto vette così alte che giornalisti noti, quali Enrico Mentana, si sentono in dovere di fare paralleli fra Pupo, Pupone e Putin.

È mai possibile che un calciatore, non un politico, non sia padrone di andare a Mosca ? No, gli hanno rotto le scatole in tanti e ripetutamente, chiedendogli di non andare! Siamo alla follia anche in Italia.
Ravvedetevi finché non è troppo tardi!

È mai possibile che un calciatore, non un politico, non sia padrone di andare a Mosca ? No, gli hanno rotto le scatole in tanti e ripetutamente, chiedendogli di non andare! Siamo alla follia anche in Italia.
Ravvedetevi finché non è troppo tardi!
Sui social in Italia si è scatenata una bufera. Come scrivono i media, su X c'è chi lo accusa di "indecenza", di "propaganda zarista", di avere fatto "un assist a Putin" rendendosi di fatto complice - lui che è ambasciatore dell'Unicef - delle uccisioni di bambini ucraini. Qualcuno ha postato una foto di Hitler accanto a quella del suo arrivo all'aeroporto Vnukovo di Mosca. E poi gli insulti. E anche qualche minaccia circostanziata, fa sapere un suo collaboratore, motivando i limiti posti ai reporter con l'esigenza di non alimentare ulteriormente la tensione.
Ora Totti è a Mosca e ha dichiarato: "Sono molto contento di essere tornato da voi. Per me è un grande onore e piacere essere qui.
Lo sport deve unire, non dividere, tanto più sulla base di menzogne contro la Russia! I vostri nemici stanno in Occidente, non in Russia, idioti!
Sempre parlando di cretinismo, perché le sanzioni anti russe sono in sintesi anti europee, poiché si sono rivoltate contro chi le ha fatte, l'effetto è stato opposto a quello desiderato dai nuovi fascisti dell'Ue:
"tra 10 anni gli europei potrebbero diventare rifugiati affamati a causa dei prezzi dell'energia provocati dalla russofobia, Queste sono le realtà di domani, che gli europei preferiscono non notare, ma la situazione si sta sviluppando rapidamente e i problemi economici si stanno accumulando, creando un effetto cumulativo" - lo ha dichiarato oggi Maria Zacharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo. E ha aggiunto:
Tre anni di demenza e temerarietà sono costati all'Unione Europea 1.300 miliardi di euro, la russofobia richiede denaro. La Zacharova ha anche sottolineato i “risultati” di Ursula von der Leyen e della sua squadra, aggiungendo che se si continua così, gli aiuti umanitari all'Europa saranno all'ordine del giorno tra 10-20 anni.
Le perdite delle economie dell'UE dovute al rifiuto delle risorse energetiche russe hanno superato i 1.300 miliardi di euro. Secondo Vedomosti, le perdite totali sono stimate al 2,4% della crescita effettiva. Tra il 2022 e il 2024, l'UE ha pagato in eccesso 544 miliardi di euro per le importazioni di energia. Di conseguenza, i cittadini dell'UE hanno perso 1.600 miliardi di euro di reddito, mentre l'inflazione nei tre anni ha raggiunto il 19,2%.
Se li confrontiamo con i risultati opposti della Russia, non si può che constatare il grave problema di insanità mentale, il declino cognitivo che affligge i politicanti che occupano le poltrone dell'Ue.
*Post Facebook del 8 aprile 2025