Tra giungla e giardino
2833
di Giacomo Gabellini
L’Europa è così tanto un “giardino” da consegnare tangenti ai fracker statunitensi talmente succulente da convincerli a reindirizzare verso il “vecchio continente” le rotte delle navi metaniere originariamente dirette verso l’Asia.
Il conseguente ammanco delle forniture di gas naturale precedentemente concordate costringerà decine di Paesi che Borrell identifica come “giungla” a razionare l’energia a livello domestico. Nazioni su cui il “giardino europeo” in via di putrefazione non esita, conformemente a un approccio smaccatamente predatorio che tradisce la mentalità neocoloniale delle pseudo-élite continentali, a scaricare i costi elevatissimi della catastrofica e irresponsabile strategia di “disaccoppiamento” dalla Federazione Russa seguita in ossequio ai voleri del padrone americano.
Il conseguente ammanco delle forniture di gas naturale precedentemente concordate costringerà decine di Paesi che Borrell identifica come “giungla” a razionare l’energia a livello domestico. Nazioni su cui il “giardino europeo” in via di putrefazione non esita, conformemente a un approccio smaccatamente predatorio che tradisce la mentalità neocoloniale delle pseudo-élite continentali, a scaricare i costi elevatissimi della catastrofica e irresponsabile strategia di “disaccoppiamento” dalla Federazione Russa seguita in ossequio ai voleri del padrone americano.
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