Trattative russo-ucraine: il punto
Le trattative fra Russia e Ucraina si sono concluse dopo oltre 5 ore, dopo due giorni che a Gomel’, in Bielorussia, la delegazione russa attendeva, senza nemmeno dormire. Gli ucraini si sono degnati di apparire, giunti ieri a bordo di un elicottero dalla Polonia.
Ad ogni pausa le due delegazioni si consultavano con i rispettivi presidenti. Va precisato che Zelenskij non è chiaro dove si sia nascosto ma, come ha dichiarato la portavoce della casa bianca Psaki, si trova sotto la diretta protezione degli americani. Fra gli ucraini c’era Reznikov, ministro della difesa, che chiama il popolo del Donbass “un cancro maligno”. Secondo le parole di Aristovic’, consigliere di Zelenskij, l’Ucraina pretende dalla Russia che porti via le sue Forze militari dalla Crimea e dal Donbass. Come si può ben capire, se così, queste trattative non infondono nessuna speranza, la parte ucraina cerca solo di prendere tempo e creare sempre più intralci all’operazione russa di liberazione dell’Ucraina che intanto va avanti lo stesso, guadagnano sempre più città, tuttavia non senza enormi difficoltà. Comunque, l’esito principale di oggi è che le delegazioni hanno: “udito l’un l’altra e sono state determinate una serie di posizioni, sulle quali forse si potrà raggiungere un progresso. Il prossimo incontro nei prossimi giorni”. Questa la breve dichiarazione rilasciata da Leonid Sluzkij, capo del Comitato della Duma per gli Affari Esteri.
La situazione sul campo di ieri: ci sono perdite da parte russa, non molte per fortuna, gli ucraini si rapportano verso di loro in maniera antiumana. Mentre i russi si comportano all’esatto opposto con i militari ucraini che si arrendono a loro. Donezk stamattina era sotto un fuoco spaventoso, gli ucraini avevano annidato arsenali di armi talmente grossi da prendere diversi Stati, hanno dichiarato i militari del Donbass e inoltre si erano ammassati, pronti oramai a raderlo al suolo, 150.000 soldati ucraini. Sicché Putin è arrivato giusto in tempo.
Tutto il cielo dell’Ucraina è sotto il controllo dei russi. Sempre più città vengono liberate nel sud-est ucraino. Il Ministero della Difesa russo stamattina ha denunciato ancora una volta ufficialmente il comportamento criminale del regime di Kiev che usa la popolazione come scudo umano mettendola nelle mani dei nazionalisti, i quali hanno portato i mezzi bellici fra le case, gli asili nido, le scuole per provocare la morte dei civili e inoltre il militare russo ha denunciato la notizia falsa che il regime ucraino fa circolare: “la città di Kiev è piena di sabotatori russi che hanno bloccato la città”. Kononenko ha detto che la realtà è tutt’altra: “a Kiev girano indisturbate bande armate di ladri, saccheggiatori, banditi e nazionalisti che compiono violenze e soprusi ogni genere e che hanno ricevuto le armi con la decisione criminale delle autorità ucraine, che senza nessun controllo e a chiunque ne faccia richiesta distribuiscono migliaia di armi. Rivolgo un appello a tutti gli abitanti di Kiev, che possono tranquillamente e senza pericolo attraverso la via Kiev-Vasilko lasciare la città, questa direzione è aperta e sicura. Sottolineo ancora una volta, le Forze Armate russe colpiscono solo gli obiettivi militari e le nostre azioni non minacciano la popolazione civile”
Girano indisturbati anche i condannati che sono stati lasciati liberi di uscire dalle prigioni “per formare squadre e uccidere l’aggressore russo”. Non solo, l’ex criminale di guerra Turcinov ha esortato i nazisti a “uccidere il nemico russo non solo in Ucraina ma anche in Russia”.
Il governo nazista ucraino, che per le sue azioni e dichiarazioni va definito esattamente così, coccolato dalla Ue che in tali azioni lo sostiene in pieno, si sente in diritto di fare che ciò che vuole e fa di tutto perché la guerra prosegua nel Donbass e per impedire alla Russia di portare la pace in Ucraina! E l’Europa manda le armi e i mercenari a Kiev per continuare la guerra. E poi dare la colpa alla Russia di fare la guerra all'Ucraina. Eterna Vergogna!