"Tu ci uccidi": così eseguono la censura dell'Urlo
Lo scorso giovedì 29 giugno, si è tenuta presso il Parlamento Europeo la conferenza stampa dell’evento “Da Tripoli a Bruxelles”, organizzato da “The Left”, ospiti d’onore i “Refugees in Libya” e “Alarm phone”, omaggiati dalla presenza di Miguel Urbán Crespo, fondatore di Podemos e parlamentare europeo appunto per “The Left”. In questa occasione ho posto una domanda da remoto a uno dei relatori.
Questo è quello che è successo:
I “Refugees in Libya” è un’organizzazione sorta alla fine del 2021 quando i suoi fondatori, tutti rifugiati coperti dalla protezione internazionale, si trovavano ancora in Libia. In poco tempo, grazie ai contatti con le Ong in Europa, hanno dapprima aperto un account Twitter, poi un sito internet e da circa un anno, da quando i suoi membri hanno raggiunto l’Europa, sono alla testa di ogni iniziativa europea promossa dalle Ong. In poche parole, sono le star del momento.
“Alarm phone” credo invece non abbia bisogno di presentazione. E’ un’Ong il cui numero verde viene consegnato ad ogni gommone sgonfio in partenza dalla Tripolitania e sono i primi ad essere chiamati dai migranti in balia delle onde quando questi accendono il telefono satellitare fornito dai trafficanti per chiamare, appunto, “Alarm Phone”. A questo punto, sono loro ad avvertire le navi delle Ong in mare e a dirottarle verso i gommoni in procinto di affondare.
Va aggiunto tuttavia che il signor Yambio, fondatore dei “Refugees in Libya”, è autore di alcune dichiarazioni registrate in video e pubblicate in rete in cui millanta di essere presente all’interno del film “L’Urlo” di cui sono autore e mi accusa di aver manomesso le sue dichiarazioni e quelle di tutti gli altri migranti presenti nel film. Ma il signor Yambio, nel film “L’Urlo”, non c’è.
Su questi canali è caricato tutto il materiale ricevuto dalla Libia in questi 5 anni tra il quale spicca la richiesta di moltissimi di essere liberati e portati a casa:
https://www.youtube.com/@
https://soundcloud.com/exodus-
https://www.radioradicale.it/
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TUTTO IL MATERIALE DI MICHELANGELO SEVERGNINI RACCOLTO IN UN LIBRO