Tutti i paesi che hanno già riconosciuto l'esito delle elezioni in Venezuela
Più di 40 Paesi in tutto il mondo si sono congratulati con Nicolás Maduro per la sua elezione e hanno riconosciuto il popolo venezuelano per la sua forte e inequivocabile volontà di pace, nonostante la campagna mediatica internazionale e dei social media, il cui principale portavoce è stato il proprietario del social network X, Elon Musk, come videnzia l’emittente teleSUR.
In Africa, più di una dozzina di nazioni hanno accolto con favore l’elezione di Maduro e governi come quelli di Algeria, Angola, Burkina Faso, Gibuti, Guinea Equatoriale, Eritrea, Gabon, Libia, Madagascar, Mali, Namibia, Nigeria, Repubblica del Congo, Sahara Occidentale e Zimbabwe.
A loro volta, dall'Asia e dall'Europa, Cina, Indonesia, Iraq, Iran, Laos, Corea del Nord, Palestina, Qatar, Arabia Saudita, Siria, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Myanmar hanno salutato il processo elettorale del 28 luglio e accolto con favore la vittoria del leader bolivariano.
???????????????????? *Declaraciones de Lin Jian, portavoz del Ministerio de Relaciones Exteriores de China*
— Aissa García García (@AissateleSUR) July 29, 2024
????? "China felicita a Venezuela por la celebración sin problemas de sus elecciones presidenciales y felicita al presidente @NicolasMaduro por su exitosa reelección. China y Venezuela son…
Nelle Americhe, i governi di Antigua e Barbuda, Bolivia, Cuba, Dominica, Grenada, Honduras, Nicaragua, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine hanno riconosciuto Maduro.
Presidente Vladimir Putin invita, en su calidad del Presidente en ejercicio de BRICS, al Presidente @NicolasMaduro a la reunión BRICS Outreach/BRICS Plus de los lideres de los estados miembros de la unión. pic.twitter.com/JPPvlsH9rT
— Yvan Gil (@yvangil) August 2, 2024
Nel frattempo, solo Argentina, Costa Rica, Perù, Ecuador, Uruguay e Stati Uniti hanno appoggiato la retorica dell'estrema destra guidata da María Corina Machado e in cui si indica una pagina web in cui sono stati caricati il 30% dei verbali e molti di essi senza la firma delle autorità del seggio elettorale, dei testimoni, con firme falsificate o direttamente senza alcun tipo di indicazione.