Ultimatum storico alla Nato: Mosca chiarisce le sue linee rosse

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Ultimatum storico alla Nato: Mosca chiarisce le sue linee rosse

La Russia ha messo sulla carta il suo ultimatum agli Stati Uniti e alla NATO. I giochi sono finiti, ora la pazienza dei russi è davvero esaurita e la Russia lancia un’iniziativa che non è esagerato definire storica.

“Nel momento in cui i rapporti tra Stati Uniti e Russia sono arrivati a un limite critico molto pericoloso per colpa di Washington - ha dichiarato ieri in una conferenza stampa speciale dedicata alla sicurezza della Federazione Russa il vice ministro degli Esteri della Russia, Serghej Rjabkov, - è indispensabile intraprendere urgentemente dei passi per abbassare il grado di confronto.  Alla luce dell’incessante e aggressiva attività della NATO vicino alle frontiere russe, al fine di intavolare delle trattative concrete per elaborare le garanzie giuridiche che escludano l’avanzamento della NATO a Est con il relativo posizionamento degli armamenti , la Russia ha preparato due progetti di Trattati internazional”. I documenti sono stati resi pubblici ieri.

Rjavkov ha tracciato le linee di contenimento della NATO per porre fine alle sue azioni provocatorie e sempre più aggressive contro la Russia, per evitare un molto probabile imminente conflitto. Gli Stati Uniti e l’Occidente collettivo stanno portando il mondo sull’orlo della terza guerra mondiale, una guerra da cui per l’umanità non c’è ritorno. La Russia non può perciò tollerare stare a guardare con le mani in mano come viene accerchiata dalle strutture NATO che hanno inglobato nel corso degli anni sempre più Stati limitrofi. Le regole che la Russia detta: “gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO devono cessare immediatamente le regolari attività nemiche contro la Russia, compreso le esercitazioni non pianificate, i pericolosi avvicinamenti e le manovre di aerei e navi da guerra, cessare l’assimilazione militare del territorio dell’Ucraina.

Sanno nelle capitali europee della condizione inderogabile posta dalla Russia all’Alleanza Atlantica? La condizione tassativa è che l’Alleanza Atlantica deve annullare ufficialmente la formula del summit di Bucarest del 2008, secondo il quale l’Ucraina e la Georgia diventano membri della NATO” - ha sottolineato Rjabkov . Assorbire l’Ucraina e installare sul suo territorio i complessi missilistici di corta e media gittata che possono raggiungere la Russia centrale in pochi minuti - significa creare alla Russia una minaccia reale e inaccettabile, significa anche rompere definitivamente l’equilibrio nucleare e demolire alle fondamenta la sicurezza mondiale che è stata messa in piedi con grande fatica negli anni. Per questo Putin era intervenuto pochi giorni fa dichiarando l’assoluta necessità di dare vita a delle trattative e lo aveva detto a Biden, il presidente americano aveva recepito e capito le preoccupazioni della Russia . La NATO non ha mai mantenuto fede alla promessa data solo a parole all’ingenuo Gorbacjov durante la riunificazione della Germania che non sarebbe avanzata di un pollice verso la Russia. Non solo adesso la Russia vuole garanzie scritte e firmate, ma garanzie giuridiche , che impegnino i “partner” occidentali. La Russia ha messo nero su bianco anche le tesi dell’obbligo di costruire un’interazione, basata sui principi dell’indivisibile e uguale sicurezza, sull’ inammissibilità di azioni e iniziative che toccano la sicurezza reciproca; sul rifiuto di condurre attività, sia a livello individuale che nell’ambito di organizzazioni internazionali, unioni militari o coalizioni che sovvertirebbe gli interessi fondamentali della sicurezza dell’altra parte. Non ci sono altre alternative - ha sottolineato Serghej Rjabkov-, in quanto il tratto caratteristico dei rapporti attuali tra la Russia e l’Occidente collettivo è la totale mancanza di fiducia.

Le garanzie che diversi politici di USA e Europa negli anni ‘80 e ‘90 hanno dato alla Russia, compreso anche il non allargamento della NATO, sono state brutalmente violate. E adesso a tutto ciò si aggiunge anche l’abitudine della provocazione di impossessarsi del territorio dei paesi che confinano con la Russia, anche se non fanno parte formalmente dell’Alleanza Atlantica. L’avanzamento delle strutture della NATO continua e a questo è indispensabile porre fine. Bisogna tornare alle posizioni che Russia e NATO occupavano al momento della firma dell’Atto fondamentale regolante i rapporti reciproci del 1997. La Russia esorta gli Stati Uniti a prendere sul serio la sua proposta e insiste su un dialogo serio e immediato per “acchiappare” la situazione che sta sfuggendo di mano e sta degenerando verso il pericolo per il mondo intero. La situazione è incandescente al massimo. La Russia è pronta a incontrarsi con gli Stati Uniti, per esempio a Ginevra, in qualsiasi momento, sin da domani. In sostanza la Russia propone una iniziativa fondamentale per la pace! Accetteranno gli Stati Uniti (e l’Ue) la bozza del Trattato della Russia, accetteranno tutto il “pacchetto “ ? Le probabilità sono molto poche.

L’”elenco - come ha detto Rjabkov, - non è un menù del ristorante, questo lo prendi, quest’altro no, tutti i punti sono collegati e interdipendenti. Serve un approccio complessivo scevro degli atavici cliché. Comunque sia, la scelta adesso passa a Washington e a Bruxelles.

 

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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