Un anno di Daspo da Roma per Stefano Puzzer

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Un anno di Daspo da Roma per Stefano Puzzer

Stefano Puzzer trattenuto 5 ore in Questura come se fosse un criminale.

Era venuto pacificamente a Roma per sollecitare la risposta del Governo alle richieste del coordinamento 15 ottobre, presentate al ministro del Movimento 5 Stelle, Patuanelli, che aveva garantito di portarle subito all'attenzione del Consiglio dei Ministri martedì scorso.

Poi da martedì la "risposta" è stata rinviata a giovedì.

Quindi il silenzio.

Nel frattempo è stato impedito dal prefetto e dal sindaco di Trieste l'utilizzo di Piazza Unità d'Italia come presunto focolaio di contagi.

Dati a casaccio che non corrispondono a quelli forniti dalla Regione e dagli ospedali, disponibili in rete. 

Addirittura, sfiorando, anzi, superando il ridicolo, si annuncia che 93 "positivi" abbiano dichiarato di aver partecipato alle manifestazioni, naturalmente da perfetti ‘no green pass’ avrebbero fornito di propria spontanea volontà il pretesto per vietare l'espressione della loro protesta.

Neppure in un pessimo film di infima categoria una trama simile sarebbe stata approvata.

Stefano Puzzer ha mandato messaggi di pace, di distensione; la piazza di Roma, piazza del Popolo, è stata un susseguirsi di suoni, canti e balli.

Persone di tutte le età, vaccinati e non, sono accorsi per manifestare supporto e sostegno a questo ragazzo semplice, a questo portuale che, più di ogni politico o intellettuale, ha dimostrato coraggio, concretezza, determinazione, portandogli biscotti, caffè, affetto.

Famiglie con bambini, ragazzi, pensionati, impiegati, insegnanti e studenti, rispettando anche il distanziamento chiesto dai megafoni.

Stefano Puzzer è stato trattenuto in questura per 5 ore.

Si parla di Daspo.

Quel Daspo che non aveva il neofascista Castellino quando invitò ad andare alla Sede della CGIL.

Stefano Puzzer era venuto a Roma per facilitare il Governo.

Se Maometto non va alla montagna...

Invece di arrivare un invito del Governo a parlare, è arrivata la Digos.

Stefano Puzzer ha inoltrato un vocale dove dice di essere stato trattato bene, con gentilezza, "anche se è stata un po' lunga”.

Deve lasciare Roma.

Domani sarà a Trieste dove potrà parlare con il suo avvocato per comprendere le eventuali azioni da intraprendere.

Si attende un comunicato ufficiale domani 3 novembre, in giornata.

Fa paura Puzzer?

Perché fa paura una piazza che canta e balla?

Fa più paura dell'ondulazione oscillatoria delle piazze violente.

Perché non si può infiltrare.

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

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