Una vita di m... come Status Symbol: l'ultima trovata di Repubblica

3297
Una vita di m... come Status Symbol: l'ultima trovata di Repubblica

Una volta era l’ozio il segno della ricchezza e del privilegio. Oggi è la mancanza di tempo libero, l’essere indaffarati, oberati di lavoro.

Negli ultimi anni, dice Silvia Bellezza (Prof di psicologia del marketing alla Columbia Business School), gli spot pubblicitari sono cambiati. Un tempo (negli spot) i ricchi si rilassavano in piscina o su un mega yacht, giocavano a tennis e polo, sciavano e andavano a caccia.

Adesso, sempre negli spot, i ricchi sono impegnati, lavorano molte ore e hanno poco tempo libero. Insomma, dice Bellezza, la frenesia e il superlavoro (lo straordinario), sono diventati uno Status Symbol, sostituendo il modello precedente basato sul Tempo Libero. Se sei ricco e ti chiedono come stai, devi rispondere Busy (impegnato, Mi sun ciappà). Se rispondi Busy (pronuncia: biz?), sei ricco. 
Essere Busy è cool. 

Un carico di straordinari denota una persona competente, ambiziosa, che sa mettere a frutto il suo capitale umano, la sua pellaccia maledetta. Un individuo oberato di lavoro, dice Bellezza, è percepito come superiore, in ascesa sociale. Mentre un perditempo – un disoccupato – è percepito come uno sfigato, uno che non sa sfruttare il capitale umano e  che non salirà mai sull’ascensore sociale.

I parametri di overwork da rispettare per raggiungere uno status elevato sono: 1) Quantità (la quantità di ore di lavoro); 2) Velocità (ritmo con cui si svolge il lavoro) e 3) Senso (Significato e Godimento legato al lavoro). 

Non sto inventando. È tutto scritto, nero su bianco, e pubblicato dalla Prof Silvia Bellezza sulla rivista Scientifica Journal of Consumer Research n. 4, della Oxford University Press, e questo è l’indirizzo dove leggerlo: doi.org/10.1093/jcr/ucw076.

Analizzando tweet e post Facebook, Bellezza ha scoperto che la gente ama vantarsi delle lunghe ore di lavoro e della mancanza di tempo libero. Se, invece, hai tempo libero, e questo tempo lo spendi a giocare a tennis o cricket, a prendere lezioni di danza Hip Hop o Judo e Karate, o a provare le ricette di gialloZafferano con tua suocera, ebbene, dice Bellezza, sei uno sfigato.

Solo uno sfigato si fa riempire il Tempo Libero con le stronzate di un consumismo che ha creato il Tempo Libero per riempirlo di merci e servizi. E quei ricconi del Platinum Triangle, che si vedono spesso nei telefilm di Colombo, testimoniano di un tempo che non c’è più, di un tempo appannaggio di una classe media, con stipendi decenti, che vedeva in questi finti ricconi dei modelli (di consumo) da imitare.
Siccome non c’è più quella classe media, non ci possono essere più quei modelli di consumo. 

Il modello di consumo performato da Bellezza, e venduto da Repubblica come operazione culturale, deve essere aggiornato. Siccome la classe media è stata distrutta, e il capitalismo odierno, feroce e straccione, sa fare impresa solo spremendo il capitale umano, ci propone il mito di una ricchezza fatta di superlavoro e straordinari. Se ti spacchi la schiena e rinunci (volontariamente) a ogni attimo di ozio, per te si apriranno le porte dell’ascesa sociale. Nell’attesa godrai dello status di persona impegnata, presa, risucchiata dal flusso ascensionale della storia. 

Le persone che non hanno tempo, dice Bellezza a Repubblica, trovano il tempo di leggere il Wall Street Journal. Come se il Wall Street Journal fosse un prodotto elitario, e non un prodotto di massa, un bene di consumo facilmente accessibile, un prodotto dozzinale, - in crisi – che cerca di riposizionarsi con campagne (e studi scientifici) mirati.

Rileggendo l’articolo che il 7 ottobre Repubblica ha dedicato a questa scoperta scientifica mi è venuto il dubbio che il giornale creda veramente che fare Straordinari, senza riposarsi un attimo, sia uno Status Symbol; che se lavori duramente, diventerai il capo della tua azienda. Mi è venuto il dubbio che davvero a Repubblica nessuno sappia che si tratta di istruzioni per creare schemi di comportamento, schemi di giustificazione e auto-giustificazione di una vita di merda, e che non lo sappiano perché questi schemi di coazione a ripetere sono ad uso e consumo di chi li scrive.

Leo Essen

Leo Essen

Ha studiato all’università di Bologna con Gianfranco Bonola e Manlio Iofrida. È autore di Come si ruba una tesi di laurea (K Inc, 1997) e Quattro racconti al dottor Cacciatutto (Emir, 2000). È tra i fondatori delle riviste Il Gigio e Da Panico. Scrive su Contropiano e L’Antidiplomatico.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's

Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's

Capaci, geopolitica di un colpo di stato di Giuseppe Masala Capaci, geopolitica di un colpo di stato

Capaci, geopolitica di un colpo di stato

Saif Gheddafi e i paradossi mortali per l‘intelligencija pro-pal di Michelangelo Severgnini Saif Gheddafi e i paradossi mortali per l‘intelligencija pro-pal

Saif Gheddafi e i paradossi mortali per l‘intelligencija pro-pal

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello   Una finestra aperta Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron di Marinella Mondaini Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Israele, il genocidio, e l'Occidente di Giuseppe Giannini Israele, il genocidio, e l'Occidente

Israele, il genocidio, e l'Occidente

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Calenda il falso liberale di Michele Blanco Calenda il falso liberale

Calenda il falso liberale

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti