Universi orwelliani: Scienza e Big Data
Ho visto un lavoro di tre economisti dove si utilizzano i big data e ho iniziato a riflettere su una questione. Quando inizieranno ad applicare le reti neurali (quella che volgarmente viene chiamata Intelligenza Artificiale) si potrà essere economisti senza prendersi l'incomodo di conoscere almeno la Legge di Say. In altri termini si potrà essere economisti senza conoscere nulla - e dico nulla - di economia. Basta conoscere il concetto di derivata parziale e avere un po' di competenze con Python (o pagarsi eventualmente uno sviluppatore che lavori in incognito).
Poi ho fatto mente locale e ieri ho letto il titolo di un intervista al Corriere della Sera di Roberto Battiston, fisico, ex presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana oltre che nipotone di Romano Prodi. Costui parlava di epidemie e varie ed eventuali sul tema. Naturalmente senza sapere una mina di cosa sia un'epidemia, un virus e un batterio. Tutto ciò grazie all'analisi dei Big Data tramite programmazione e utilizzo probabile di reti neurali.
Ma che cos'è la Scienza se chiunque può essere scienziato di una scienza dove non conosce manco l'Abc della materia di cui parla?
Ma che cosa sarà la Giustizia quando i processi saranno fatti tramite intelligenza artificiale? In Cina già nel 2018 i processi che hanno usato questo strumento sono stati oltre 3 milioni per dire.
Ma che saremo noi umani se tutto sarà deciso tramite Hal9000?