"Uscire dall'austerity e restare nell'euro? Una contraddizione insanabile". Nino Galloni

"Un'intensificarsi della crisi si porterà dietro l'attuale governo italiano e il principale partito del Pse, in entrambi i casi il PD di Renzi"

5626
"Uscire dall'austerity e restare nell'euro? Una contraddizione insanabile". Nino Galloni


di Alessandro Bianchi

Nino Galloni. Economista. Ha insegnato all'Università Cattolica di Milano, all'Università di Modena ed alla Luiss. Dal 2010 è membro effettivo del collegio dei sindaci all'INPS. Autore di Chi ha tradito l'economia italiana? e Prendi i tuoi soldi e... scappa? La fine della globalizzazione.


- Ad un mese dalle elezioni europee non sembra che sia cambiato molto, se non per il fatto che PPE e PSE hanno gettato la maschera di finta opposizione che hanno avuto in questi anni e inizieranno a governare insieme anche a Bruxelles. Quali sono le sue previsioni, a livello economico e politico, per i prossimi mesi?
 
Il caso recente della Libia dimostra, aldilà di ogni ragionevole dubbio, come negli ultimi mesi l'Unione Europea abbia fatto grandissimi passi indietro, almeno per chi credeva nel progetto, e tenderà ad un isolamento geopolitico sia rispetto alle grandi strategie in corso da parte degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e dell'Arabia Saudita da una parte, sia per la nuova realtà dei paesi emergenti (Cina, Russia, India, Brasile…), dall'altra.
L'Europa ha perso tutti i treni possibili e lo sfogo di Alfano come ministro degli interni lo dimostra: "avete bombardato la Libia e ora ci lasciate soli". E' una situazione grave. Dalla tempesta nel bicchiere d'acqua delle elezioni europee è emerso come la stragrande maggioranza, oltre l''80%, dell'elettorato è contro l'austerity. Ma, prevale, soprattutto nel Pse, l'idea che si debba uscire dall'austerity, ma restare nell'euro, quindi in quest'Europa. Tale posizione presenta contraddizioni irrisolvibili, fatti salvi i recenti interventi della Bce. Nel breve e medio termine, in altre parole, prevedo un aumento del conflitto sociale che non esploderà a livelli incontrollabili solo se le misure monetarie della Bce avranno effetti sull'economia reale, come si augura Draghi. Se questo non dovesse accadere, la crisi si porterà dietro l'attuale governo italiano e il principale partito del Pse in Europa, in entrambi i casi il PD di Renzi.

 
- Quali sono le scelte da fare immediatamente nell'emergenza sociale attuale?
 
Fare in Italia una Banca pubblica per collateralizzare i crediti della pubblica amministrazione che sarebbero, per quello che ho letto nei comunicati della Bce, eligibili. Si potrebbero così gestire nel tempo circa 600 miliardi di euro con i quali fare piani di assetto idrogeologico, l'edilizia scolastica, un vero piano di lavoro, il reddito di cittadinanza, ricerca e sviluppo. Senza queste risorse è ovvio che non si possa realmente uscire dalla crisi. L'euro è stato fatto per l'austerità e l'austerità per l'euro: se non si riesce a sanare questa contraddizione, riducendo il condizionamento dei Trattati, non se ne esce vivi.
L'emergenza l'ho studiata a livello nazionale, più che europea. E in Italia si può immediatamente emettere della moneta fiduciaria, lo Stato può emettere voucher, buoni acquisto, certificati di credito erariali per pagare i suoi debiti, denominati in euro ma che non sono moneta legale, dopo di che questa moneta fiduciaria va a circolare tra i privati, rimette in moto l’economia e poi lo Stato la accetta in  pagamento di tasse e tributi. Se questo viene fatto ad inizio di anno contabile e produce effetti sul Pil non avremo un aumento dei disavanzi. Se l'Italia potesse investire, in questo modo, un 50-100 miliardi all'anno dei suoi crediti trasformati in euro per fare investimenti, allora certo che riprenderebbe competitività ed efficienza. 
A livello europeo tutto resta al livello teorico: imporre il fatto che gli investimenti siano al di fuori di Maastricht sarebbe un grande passo avanti, ma a livello teorico, come è teorico anche dire uscire dall'euro per ritornare alle svalutazioni monetarie, perché l'euro è stato proprio fatto per impedire che l'Italia svalutasse. Un conto sono i discorsi teorici di stimati colleghi, di cui condivido le analisi e anche le soluzioni, ma solo a livello di teoria e di accademia. Nella prassi, invece, bisogna confrontarsi con il dato di fatto che la moneta unica è stata creata per impedire all'Italia di essere troppo competitiva.
 

- Nel contesto attuale, qual è il paese che potrebbe a breve porre un aut aut per la partecipazione nella zona euro?
 
Se si ragiona così non se ne esce: ci salviamo tutti se accettiamo le stesse regole e le stesse logiche anche per il vicino. Se la Germania vuole un’austerity limitata per sé e totale per gli altri europei (selezionandosi per l’Est) o la Francia vuole protezione per sé, ma non per gli altri non se ne esce. Il vero cambiamento è di vedute, atteggiamenti, mentalità: l’egoismo ci porta solo verso la distruzione, le guerre, il conflitto sociale violento, la barbarie.

 
- Ritiene però che ci sia un paese dove la situazione sia maggiormente a rischio?
 
Sicuramente in Francia, dove le tensioni sociali sono al limite di rottura e nemmeno Marine Le Pen potrebbe rivelarsi il leader adatto per uscirne, nonostante le sue dichiarazioni tutto sommato moderate e per certi versi accettabili. Il rischio è che prendano il sopravvento altre forze. Anche in Italia si può vedere nel M5s sia il lato positivo, vale a dire l'aver mosso tutta una serie di energie nuove, ma, come ha dichiarato pure lo stesso Grillo, il fatto di aver placato le degenerazioni potenzialmente fuori controllo della protesta sempre pronte ad accendersi. Se il Movimento 5 Stelle dialoga con Farage, lo scenario è post europeo, viceversa il paradosso è che con la Le Pen si potrebbe arrivare ad una confederazione di Stati Sovrani invocata anche da Putin. Il che presuppone, a mio avviso, almeno una doppia circolazione monetaria. Moneta virtuale, di conto e per le compensazioni internazionali e moneta reale, popolare, nazionale.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti