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Vaccini: via i brevetti e produzione pubblica. Draghi e la UE si impegnino
Il 1 marzo si riunisce il WTO, l’organizzazione mondiale del commercio. All’ordine del giorno lo svincolo dal brevetto sui vaccini, chiesto dall’India, dal Sudafrica e da altri paesi che hanno urgenza e bisogno di avere subito il vaccino Covid.
Un bene decisivo per tutta l’umanità non può essere vincolato ai profitti da monopolio di alcune multinazionali, o alla politica di potenza degli stati più ricchi.
Lo stesso regolamento del WTO prevede che in casi di emergenza possa essere sospesa la proprietà dei brevetti, quindi farlo sarebbe perfettamente legale anche per le regole del mercato capitalista.
D’altra parte se non sarà vaccinata in fretta la grande maggioranza dell’umanità, il virus continuerà a colpire la salute e anche l’economia non solo dei paesi più poveri, ma anche di quelli più ricchi.
La pandemia da coronavirus ci impone volenti o nolenti di sentirci cittadini del mondo e rende non solo particolarmente immorale, ma particolarmente stupido e controproducente l’accaparramento del vaccino da parte dei paesi più ricchi e la difesa dei super guadagni delle multinazionali del farmaco.
Oxfam Italia e Emergency hanno scritto a Draghi per chiedere che il governo italiano si schieri senza se e senza ma per la sospensione del brevetto dei vaccini e per la sua lì era produzione da aziende pubbliche.
Finora la UE, di cui Draghi è da anni una delle massime figure, ha vergognosamente rifiutato questa proposta di buon senso e si affidata alle multinazionali, con i risultati negativi che subiamo ogni giorno.
Ora attendiamo il governo italiano alla prova della decisione concreta. Se Draghi nel WTO dirà basta al brevetto sui vaccini, anche la UE sarà costretta a cambiare posizione, se invece egli continuerà a schierarsi con Big Pharma, e verrà un danno sanitario economici e morale per il nostro paese e per tutta l’Europa.
Il 1 marzo Draghi sarà giudicato dal mondo e se continuerà a dire prima gli europei, nessun coro osannante dei mass media potrà coprire la condanna politica e morale nei suoi confronti.
L’11 marzo partecipa alla giornata internazionale di mobilitazione contro i brevetti sui vaccini
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