"Vacilla l'alleanza USA-Israele-Arabia Saudita contro l'Iran"
L'alleanza trilaterale formata tra i leader di Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita contro l'Iran sta vacillando, poiché ognuno è coinvolto dalle proprie crisi interne.
"I tre leader che hanno guidato un asse anti-iraniano negli ultimi anni sono stati assorbiti dalle loro stesse crisi interne questa settimana", si legge sl quotidiano israeliano Haaretz in un rapporto pubblicato giovedì scorso.
Il media israeliano hanno fatto riferimento agli impulsi di un impeachment contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump; le audizioni sulle accuse di corruzione che gravano sul premier israeliano Benjamin Netanyahu, fatti che, secondo Haaretz, dimostrano che i due leader sono sopraffatti dalle rispettive crisi interne.
Haaretz ha anche sottolineato che la "misteriosa" morte dell'ex guardia del corpo personale del re Salman bin Abdulaziz Al Saud in Arabia Saudita, riferita all'inizio di questa settimana, "ha ulteriormente imbarazzato" il figlio del re e principe ereditario, Muhamad bin Salman.
Il caso arriva mentre Riad è stato oggetto di diffuse critiche internazionali nel primo anniversario del brutale omicidio del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi, ha aggiunto Haaretz.
Il giornale israeliano ha elencato altre battute d'arresto subite dal regime di Riad la scorsa settimana, tra le quali spiccano le operazioni di Ansarollah nella regione di Najran, situata nel sud-ovest del regno arabo.
L'articolo aggiunge che rispetto agli ultimi tempi, l'Iran, ha vissuto una "settimana tranquilla", nonostante "la pressione delle sanzioni statunitensi e il disagio economico".
Parlando dei tentativi di Trump di avviare una conversazione con il suo omologo iraniano, Hasan Rohani, il giornale ha affermato che tutti questi eventi contraddicono la retorica del capo della Casa Bianca, che ha abbandonato il patto nucleare con Teheran nel 2018 e ha avviato una campagna di "massima pressione" contro il paese persiano.
Un altro problema preso in considerazione da Haaretz è stato il cambio di tono del principe ereditario saudita verso l'Iran, che ora chiede una "pacifica" soluzione con il paese persiano.
Tutto questo, nonostante il fatto che Washington e Riad abbiano accusato l'Iran di essere dietro l'attacco di droni yemeniti alle strutture petrolifere saudite.
"Non solo l'attacco sofisticato e distruttivo del mese scorso contro le strutture saudite è avvenuto senza una risposta militare da Riad o Washington, ma l'Arabia Saudita ha anche chiarito che sostiene il dialogo con Teheran", secondo Haaretz.