Valerio Gentili - "Con Conte per la Terza Repubblica"
Come l'AntiDiplomatico in questa campagna elettorale - da noi giudicata personalmente la peggiore della storia repubblicana - abbiamo deciso di pubblicare le dichiarazioni di voto delle persone che ci accompagnano in questo nostro percorso di informazione. La maggior parte hanno visto il sostegno di Italia Sovrana e Popolare (da ultimo questa molta bella di Michelangelo Severgnini). Abbiamo pubblicato gli endorsment del Prof. D'Orsi, il Prof. Desogus e Domenico Moro per Unione Popolare di De Magistris. Vi proponiamo ora questa dichiarazione di voto dello storico Valerio Gentili che, al pari del Prof. Santomassimo, annuncia il suo voto per il Movimento Cinque Stelle con queste motivazioni. Buona lettura!
di Valerio Gentili
Un approccio pragmatico, combinato con lo studio e l'analisi politica e sociale dell'attuale corpus elettorale e al netto dei contingenti rapporti di forza, in Italia come in Europa, mi portano alla seguente conclusione: per la prima volta nella storia ormai trentennale della seconda repubblica, un soggetto politico, sufficientemente caratterizzato per autentico sostegno popolare della classe lavoratrice, può realisticamente conseguire un risultato di massa alle elezioni.
Smessi i panni della forza “big tent” , epurati dagli elementi “diciannovisti” e opportunisti, i 5 stelle - volenti o nolenti - rappresentano oggi quel soggetto politico su cui si concentra un voto di classe. Senza analisi mirabolanti basta ricordare reddito di cittadinanza, pensioni minime, super bonus per spiegare una simile dinamica.
Certo, altre forze politiche presentano programmi più avanzati, e da posizioni, più o meno cristalline, di autentica coerenza ma che possibilità hanno di lasciare il segno nel panorama “mainstream” senza una radice di massa? Il movimento 5 stelle può lottare, invece, alla pari, in termini di consenso, con PD e FdI.
A Conte, quindi, il compito di raccogliere le forze di opposizione alla sua sinistra (vedi Di Battista, De Magistris, Rizzo) in un fronte ampio e a queste ultime quello di costruire e rafforzarne ideologicamente il carattere antagonista “allo stato di cose presenti”.
La lotta per una terza repubblica: parlamentare, proporzionale e socialmente orientata può essere la bandiera, progressista e patriottica, per una futura opposizione sociale unita, ampia e radicata nel popolo.
La prima repubblica, quella dei partiti, la seconda, quella personalista dei venditori di fumo, la terza, coi frutti del progresso distribuiti orizzontalmente, può essere quella del popolo che affianca le rappresentanze tradizionali della democrazia liberale con le nuove forme di controllo e partecipazione popolare.
Con questi auspici voterò per il presidente Conte.