Varoufakis: "Soros telefonò a Tsipras nel 2015 chiedendo la mia testa"
L'ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha affermato lunedì in un'intervista a Skai Tv che è stato George Soros a chiedere a Tsipras la sua testa nel luglio del 2015. "Soros ha parlato di me al telefono una sola volta. Quando ha contattato Tsipras nel luglio 2015 e ha chiesto la mia espulsione ", ha detto Varoufakis.
Secondo quanto riporta il blog KTG, il fondatore di Dim 25 ha aggiunto che il suo "contatto" con Soros si sia limitato a questa unica telefonata. In questo modo, l'ex ministro delle finanze ha voluto rispondere al ministro della Difesa Panos Kammenos che recentemente aveva definito Varoufakis "un dipendente di Soros", sostenendo come fosse stato quest'ultimo a finanziare l'accordo Prespes. Kammenos è un populista di estrema destra come Orban, Salvini e altri, l'ex ministro delle finanze ha proseguito nella sua intervista, sottolineando che "quando vogliono offuscare la reputazione e l'onore di qualcuno, tutti questi neofascisti usano il nome di Soros".
Descrivendo Soros come una figura "controversa", Varoufakis ha poi detto che il miliardario "ha fatto alcune cose buone ma anche alcune strane". Dopo l'intervista, Varoufakis ha postato su Twitter che il racconto della telefonata di Soros sia già presente nel suo ultimo libro. Giusto il commento di KTG: "Siccome non abbiamo letto il libro di Varoufakis, ci chiediamo se abbia scritto anche quale tipo di potere Soros avesse sul governo greco SYRIZA-ANEL per poter richiedere la sua rimozione".