Venezuela: l'UE proroga le sanzioni per sabotare il dialogo con l'opposizione

2176
Venezuela: l'UE proroga le sanzioni per sabotare il dialogo con l'opposizione

Il Venezuela ha stigmatizzato la decisione dell'Unione Europea di rinnovare le sanzioni unilaterali contro il Paese sudamericano, proprio mentre in Francia l presidente Emmanuel Macron ha dato il suo beneplacito ai negoziati tra il governo di Caracas e l'opposizione. 

"Questa decisione anacronistica intende insistere su una strategia completamente sbagliata, con la quale l'UE non è riuscita, negli ultimi cinque anni, a raggiungere il suo obiettivo di rovesciare il governo bolivariano o allontanare il nostro popolo dal corso politico sancito dalla nostra Costituzione", ha dichiarato il Ministero degli Affari Esteri di Caracas.

Il governo bolivariano evidenzia inoltre che la decisione dell'UE, resa nota lo stesso giorno in cui il presidente Enmanuel Macron ha espresso pubblicamente la volontà di sostenere i negoziati tra il governo venezuelano e un settore dell'opposizione, è incoerente e costituisce uno schiaffo all'iniziativa francese nota come Forum per la Pace.

Le misure coercitive unilaterali applicate illegalmente dall'UE puniscono il popolo venezuelano e violano massicciamente i diritti umani, denuncia Caracas.

Il ministero degli Esteri spiega che le conseguenze indirette di queste misure finiscono per limitare l'accesso a cibo, medicinali, fattori produttivi primari, macchinari, pezzi di ricambio e attrezzature necessarie per garantire i diritti fondamentali e assicurare il normale sviluppo della società venezuelana.

Il Venezuela dunque ripudia la folle politica di ricorrere a questi strumenti di ricatto politico, contrari ai principi della democrazia e dei diritti umani, istituendo una pericolosa pratica contraria ai principi del diritto internazionale e della coesistenza pacifica tra gli Stati.

Nella lettera, il governo ha sottolineato che questa decisione errata mira a boicottare qualsiasi progresso concordato al Forum della Pace di Parigi, in cui esponenti dell'opposizione e il governo avrebbero stabilito un nuovo tavolo negoziale, sostenuto dal presidente francese Emmanuel Macron.

La decisione dell'UE "è incoerente e costituisce uno schiaffo all'iniziativa" per il dialogo, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri.

Il rinnovo di queste misure arriva in un momento in cui a Parigi i leader di Argentina, Alberto Fernández, Colombia, Gustavo Petro, e Francia, Emmanuel Macron, si sono incontrati con il leader dell'Assemblea Nazionale, Jorge Rodríguez, per promuovere il dialogo con un settore dell'opposizione. 

Parlando del V Forum di Parigi per la pace, Rodríguez ha evidenziato la disponibilità dei leader, così come quella dell'Esecutivo norvegese, che ha partecipato all'incontro, dove ha sottolineato che in questo forum "il dialogo e il negoziato in Venezuela hanno trovato tre nuovi amici".

Rodríguez ha pubblicato sul suo account Twitter diverse immagini della partecipazione al Forum e del suo incontro con il capo della delegazione dell'opposizione, Gerardo Blyde. "Siamo convinti che la strada da seguire per il Venezuela sia il dialogo, la sospensione di tutte le sanzioni illegali e il rispetto della Costituzione".

Anche il presidente colombiano Gustavo Petro ha condiviso sul suo account Twitter una foto che lo ritrae al tavolo del dialogo. A tal proposito scrive: “"Ho proposto lo sblocco, l'amnistia generale e un patto di convivenza per le elezioni e dopo di esse".

I colloqui tra il settore più moderato dell'opposizione venezuelana e l'Esecutivo sono stati sospesi più di un anno fa, nell'ottobre 2021, dopo l'estradizione dell'uomo d'affari e diplomatico venezuelano Alex Saab da Capo Verde agli Stati Uniti.

Nonostante il congelamento dei colloqui, nel maggio di quest'anno le parti hanno ripreso i "colloqui formali", con l'obiettivo di riattivare il dialogo a Città del Messico, dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato l'allentamento di alcune misure coercitive nei confronti del Paese sudamericano.

Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha confermato la partecipazione della massima autorità legislativa il giorno precedente, in un'intervista televisiva durante l'inaugurazione della 18ª Fiera del Libro in Venezuela (Filven).

"Jorge Rodríguez dovrebbe arrivare a Parigi. Sta andando a Parigi per un incontro con Emmanuel Macron, per parlare di pace”.

Questa settimana è diventato virale un video che mostra Maduro e Macron mentre conversano brevemente nei corridoi della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici 2022, COP27, in Egitto.

Durante il breve scambio di parole dove Macron si riferisce a Maduro indicandolo come “presidente”, il leader francese esprime al suo omologo venezuelano il desiderio che parlassero "un po' di più" e che iniziassero "un lavoro bilaterale utile per il Paese e la regione".

Maduro aveva quindi risposto a Macron affermando che Rodríguez, con cui poteva parlare "con assoluta fiducia", avrebbe partecipato all'incontro iniziato venerdì.

 
 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti