Venezuela: l'UE proroga le sanzioni per sabotare il dialogo con l'opposizione
Il Venezuela ha stigmatizzato la decisione dell'Unione Europea di rinnovare le sanzioni unilaterali contro il Paese sudamericano, proprio mentre in Francia l presidente Emmanuel Macron ha dato il suo beneplacito ai negoziati tra il governo di Caracas e l'opposizione.
"Questa decisione anacronistica intende insistere su una strategia completamente sbagliata, con la quale l'UE non è riuscita, negli ultimi cinque anni, a raggiungere il suo obiettivo di rovesciare il governo bolivariano o allontanare il nostro popolo dal corso politico sancito dalla nostra Costituzione", ha dichiarato il Ministero degli Affari Esteri di Caracas.
Il governo bolivariano evidenzia inoltre che la decisione dell'UE, resa nota lo stesso giorno in cui il presidente Enmanuel Macron ha espresso pubblicamente la volontà di sostenere i negoziati tra il governo venezuelano e un settore dell'opposizione, è incoerente e costituisce uno schiaffo all'iniziativa francese nota come Forum per la Pace.
Le misure coercitive unilaterali applicate illegalmente dall'UE puniscono il popolo venezuelano e violano massicciamente i diritti umani, denuncia Caracas.
Il ministero degli Esteri spiega che le conseguenze indirette di queste misure finiscono per limitare l'accesso a cibo, medicinali, fattori produttivi primari, macchinari, pezzi di ricambio e attrezzature necessarie per garantire i diritti fondamentali e assicurare il normale sviluppo della società venezuelana.
Il Venezuela dunque ripudia la folle politica di ricorrere a questi strumenti di ricatto politico, contrari ai principi della democrazia e dei diritti umani, istituendo una pericolosa pratica contraria ai principi del diritto internazionale e della coesistenza pacifica tra gli Stati.
Nella lettera, il governo ha sottolineato che questa decisione errata mira a boicottare qualsiasi progresso concordato al Forum della Pace di Parigi, in cui esponenti dell'opposizione e il governo avrebbero stabilito un nuovo tavolo negoziale, sostenuto dal presidente francese Emmanuel Macron.
La decisione dell'UE "è incoerente e costituisce uno schiaffo all'iniziativa" per il dialogo, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri.
COMUNICADO | Venezuela rechaza la decisión de la @EU_Commission de renovar, las sanciones ilegales y criminales aplicadas al pueblo venezolano.
— Carlos Faria (@Fariacrt) November 12, 2022
Continuaremos defendiendo nuestra soberanía, con base a nuestros principios constitucionales. pic.twitter.com/XnwuEIM8R5
Il rinnovo di queste misure arriva in un momento in cui a Parigi i leader di Argentina, Alberto Fernández, Colombia, Gustavo Petro, e Francia, Emmanuel Macron, si sono incontrati con il leader dell'Assemblea Nazionale, Jorge Rodríguez, per promuovere il dialogo con un settore dell'opposizione.
Parlando del V Forum di Parigi per la pace, Rodríguez ha evidenziato la disponibilità dei leader, così come quella dell'Esecutivo norvegese, che ha partecipato all'incontro, dove ha sottolineato che in questo forum "il dialogo e il negoziato in Venezuela hanno trovato tre nuovi amici".
Rodríguez ha pubblicato sul suo account Twitter diverse immagini della partecipazione al Forum e del suo incontro con il capo della delegazione dell'opposizione, Gerardo Blyde. "Siamo convinti che la strada da seguire per il Venezuela sia il dialogo, la sospensione di tutte le sanzioni illegali e il rispetto della Costituzione".
Como representante de la delegación del Gobierno Bolivariano de Venezuela ante el diálogo participé en el V Foro de París Por La Paz, Francia. Estamos convencidos que el camino de Vzla es el diálogo, la suspensión de todas las sanciones ilegales y el respeto a la Constitución. pic.twitter.com/zgkK0Sutj3
— Jorge Rodríguez (@jorgerpsuv) November 11, 2022
Anche il presidente colombiano Gustavo Petro ha condiviso sul suo account Twitter una foto che lo ritrae al tavolo del dialogo. A tal proposito scrive: “"Ho proposto lo sblocco, l'amnistia generale e un patto di convivenza per le elezioni e dopo di esse".
En la mesa donde el gobierno francés, noruego, argentino, venezolano y la oposición venezolana intervienen para revitalizar la mesa de México y el acuerdo político venezolano
— Gustavo Petro (@petrogustavo) November 11, 2022
Propuse desbloqueo y aminitía general y un pacto de convivencia para las elecciones y después de ellas. pic.twitter.com/mvwbFzXo3f
I colloqui tra il settore più moderato dell'opposizione venezuelana e l'Esecutivo sono stati sospesi più di un anno fa, nell'ottobre 2021, dopo l'estradizione dell'uomo d'affari e diplomatico venezuelano Alex Saab da Capo Verde agli Stati Uniti.
Nonostante il congelamento dei colloqui, nel maggio di quest'anno le parti hanno ripreso i "colloqui formali", con l'obiettivo di riattivare il dialogo a Città del Messico, dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato l'allentamento di alcune misure coercitive nei confronti del Paese sudamericano.
Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha confermato la partecipazione della massima autorità legislativa il giorno precedente, in un'intervista televisiva durante l'inaugurazione della 18ª Fiera del Libro in Venezuela (Filven).
"Jorge Rodríguez dovrebbe arrivare a Parigi. Sta andando a Parigi per un incontro con Emmanuel Macron, per parlare di pace”.
Questa settimana è diventato virale un video che mostra Maduro e Macron mentre conversano brevemente nei corridoi della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici 2022, COP27, in Egitto.
Durante il breve scambio di parole dove Macron si riferisce a Maduro indicandolo come “presidente”, il leader francese esprime al suo omologo venezuelano il desiderio che parlassero "un po' di più" e che iniziassero "un lavoro bilaterale utile per il Paese e la regione".
Maduro aveva quindi risposto a Macron affermando che Rodríguez, con cui poteva parlare "con assoluta fiducia", avrebbe partecipato all'incontro iniziato venerdì.