Venezuela-Iran: un'alleanza simbolo del nuovo mondo multipolare

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Venezuela-Iran: un'alleanza simbolo del nuovo mondo multipolare

Venezuela e Iran hanno formato un'alleanza strategica basata su ideali anti-imperialisti e un impegno per la difesa della pace globale e della sovranità nazionale. Questa alleanza ha ricevuto un forte impulso nel 2001 quando l’allora presidente venezuelano Hugo Chavez definì “strategica” l’alleanza con la Repubblica Islamica dell’Iran. Nello stesso anno Chavez si recava a Teheran per “preparare la strada per la pace, la giustizia, la stabilità e il progresso per il 21° secolo”. Quindi i paesi firmavano una serie di accordi volti a rafforzare la loro cooperazione politica, economica e militare. La relazione tra Venezuela e Iran è caratterizzata da una comune opposizione all'imperialismo, un impegno a promuovere la loro sovranità nazionale e un desiderio di costruire un ordine mondiale multipolare.

Una delle ragioni principali dell'alleanza tra Venezuela e Iran è la loro comune opposizione all'imperialismo. Entrambi i paesi sono bersaglio dell'interventismo occidentale e hanno sperimentato le conseguenze nefaste delle politiche imperialiste. Il Venezuela rappresenta una spina nel fianco degli Stati Uniti a causa del suo corso socialista, indipendente, sovrano e dei suoi sforzi per sfidare l'egemonia statunitense in America Latina. L'Iran, d'altro canto, è colpito dalle sanzioni occidentali e minacce militari – al pari del Venezuela - a causa del suo programma nucleare e del sostegno ai movimenti anti-imperialisti in Medio Oriente. Unendosi, Venezuela e Iran sono in grado di creare uno scudo contro l'imperialismo e difendere la loro sovranità.

Un altro aspetto importante dell'alleanza Venezuela-Iran è il loro impegno nel promuovere la sovranità nazionale. Entrambi i paesi hanno dovuto affrontare ingerenze esterne nei loro affari interni e sono stati oggetto di tentativi di indebolire i loro governi al fine di arrivare a un regime change. Il Venezuela ha dovuto affrontare numerosi tentativi di golpe e sabotaggi economici, mentre l'Iran è stato oggetto di tentativi di destabilizzazione sostenuti dall'Occidente. Lavorando insieme, Venezuela e Iran riescono a sostenersi a vicenda nella difesa della loro sovranità e nella resistenza alle interferenze straniere nei loro affari interni.

L'alleanza Venezuela-Iran si basa anche sul desiderio di costruire un ordine mondiale finalmente multipolare. Entrambi i paesi credono nell'importanza di un mondo in cui esistano più centri di potere, piuttosto che un sistema unipolare dominato da una superpotenza. Collaborando tra loro e con altri paesi che condividono i loro ideali anti-imperialisti e di sovranità, Venezuela e Iran stanno lavorando per creare un sistema internazionale più equilibrato e giusto di concerto con il blocco BRICS+. Questo approccio multipolare consente una maggiore diversità di voci e prospettive e aiuta a contrastare le tendenze egemoniche delle potenze dominanti.

Lo stretto rapporto tra i due paesi campioni di antimperialismo è confermato dal ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Yvan Gil, il quale ha sottolineato che Teheran e Caracas continueranno a rafforzare i loro legami per proteggere la pace e la sovranità.

In un post sulla piattaforma X, Yván Gil ha fatto riferimento al suo incontro con l'ambasciatore iraniano in Venezuela, Hoyat Soltani.

“Continuiamo a rafforzare l'amicizia tra i popoli dell'Iran e del Venezuela”, ha scritto Gil, aggiungendo che nel suo incontro con Soltani hanno discusso progetti e strategie comuni negli affari internazionali, “sempre con l'obiettivo di proteggere la pace e la sovranità”. Concetti che rappresentano la stella polare che guida i rapporti tra i due paesi.

Da parte sua, Soltani, sempre in X, ha ringraziato le autorità e il popolo venezuelano per le espressioni di solidarietà seguenti il “martirio” del presidente iraniano Seyed Ebrahim Raisi e ha sottolineato il rafforzamento delle relazioni reciproche tra i due Paesi in vari campi.

Il Venezuela e l'Iran hanno firmato un accordo strategico per un periodo di 20 anni, concordato durante la visita del presidente Nicolás Maduro a Teheran nel giugno 2022.

Esempi concreti di cooperazione e solidarietà

Oltre alle loro convinzioni ideologiche condivise, Venezuela e Iran hanno anche sviluppato una forte partnership economica. Il Venezuela ha le più grandi riserve di petrolio al mondo, mentre l'Iran è anche un importante produttore di petrolio. Entrambi i paesi hanno utilizzato la loro ricchezza petrolifera per finanziare programmi sociali e iniziative di sviluppo economico e hanno cercato di ridurre la loro dipendenza dal sistema finanziario globale dominato dall'Occidente. Commerciando tra loro e investendo in joint venture, Venezuela e Iran sono in grado di rafforzare la loro indipendenza economica e costruire un'economia più autosufficiente.

Nonostante pressioni inaudite e minacce esterne, l'alleanza Venezuela-Iran rimane forte e resistente. Entrambi i paesi hanno superato numerose sfide e proseguono nel sostenersi a vicenda di fronte alle avversità.

A tal proposito vi sono esemplificativi e al contempo simbolici di questa alleanza capace di fronteggiare senza arretramenti il mostruoso imperialismo statunitense.

Nel 2020, l'Iran ha aumentato in modo significativo le esportazioni di benzina in Venezuela, una mossa cruciale per contribuire ad alleviare la grave carenza di carburante del Paese. Le esportazioni facevano parte di un più ampio accordo di cooperazione energetica tra i due Paesi, che prevedeva lo scambio di petrolio venezuelano e altre materie prime con benzina iraniana, condensato, parti di raffineria e assistenza tecnica. Le petroliere iraniane, tra cui la FORTUNE, la PETUNIA, la FOREST, la FAXON e la CLAVEL, hanno trasportato benzina in Venezuela, con alcune navi che trasportavano decine di milioni di dollari di carburante.

Queste spedizioni sono state fondamentali per aiutare il Venezuela a soddisfare la sua domanda di carburante, dato che le raffinerie del Paese faticavano a produrre abbastanza benzina a causa dei pesanti problemi prodotti dalle sanzioni statunitensi volte a far collassare il settore petrolifero di Caracas.

La cooperazione tra Iran e Venezuela è stata strategica per contrastare le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti a entrambi i Paesi. Le sanzioni avevano colpito duramente le loro industrie petrolifere e lo scambio di beni ha aiutato entrambe le nazioni a mantenere un certo livello di attività economica nonostante le restrizioni. Nel complesso, l'aumento delle esportazioni di benzina dall'Iran al Venezuela nel 2020 ha svolto un ruolo significativo nell'affrontare la grave carenza di carburante in Venezuela e ha dimostrato la forza dell'alleanza strategica tra le due nazioni di fronte alle sanzioni statunitensi.

La cooperazione procede tutt’ora spedita senza arretrare di un millimetro nonostante le manovre statunitensi: in una recente missione tecnica nella Repubblica Islamica dell'Iran, un'équipe specializzata della Direzione di Trattamento di Pdvsa Gas (compagnia venezuelana) ha ispezionato meticolosamente lo stato di avanzamento della costruzione di cinque scambiatori criogenici essenziali per il funzionamento degli impianti di Gas Oriente. Questa fase critica fa parte di un accordo precedentemente stabilito con la rinomata azienda Hilavis Arina.

Durante il soggiorno, la delegazione venezuelana ha effettuato una verifica esaustiva dei parametri fondamentali delle apparecchiature, tra cui pressione, temperatura, volume e composizione chimica, nonché l'analisi del bilancio energetico e test di simulazione in varie condizioni operative.

Secondo un comunicato ufficiale di PDVSA, l'incorporazione di questi scambiatori avanzati negli impianti di estrazione di San Joaquín, situati ad Anzoátegui, nonché a Jusepín e Santa Bárbara in Monagas, non solo rafforzerà l'affidabilità operativa, ma aumenterà anche in modo sostanziale la produzione di importanti derivati come i Liquidi di Gas Naturale (NGL), il Gas di Petrolio Liquefatto (GPL) e la Benzina Naturale (GN), incrementando così l'approvvigionamento dell’intero mercato nazionale.

Restando uniti, cooperando, Venezuela e Iran dimostrano che si può resistere agli attacchi di guerra ibrida portati dagli Stati Uniti attraverso l’imposizione di sanzioni draconiane.

La tragica morte di Chavez e Raisi

Entrambi i paesi sono accomunati da un tragico destino: la morte di due presidenti in carica, Hugo Chavez del Venezuela e Ebrahim Raisi dell'Iran, che ha segnato profondamente la storia contemporanea di questi paesi. Entrambi i leader erano figure emblematiche nella lotta per la sovranità nazionale, la pace e un mondo multipolare. La loro scomparsa non ha però spezzato lo spirito di resistenza dei loro rispettivi paesi, che continuano a lottare contro i soprusi imperialisti e a cercare un futuro più equo e giusto.

Hugo Chavez, presidente del Venezuela dal 1999 fino alla sua morte nel 2013, è stato un leader carismatico che ha incarnato le aspirazioni del popolo venezuelano per una maggiore giustizia sociale e indipendenza economica. La sua presidenza ha rappresentato un periodo di profonda trasformazione per il paese, con politiche mirate alla redistribuzione della ricchezza, all'alfabetizzazione e alla riduzione della povertà.

Chavez è stato anche un grande leader impegnato per l'integrazione latinoamericana, la diplomazia di pace e che ha cercato di costruire un fronte comune contro l'influenza degli Stati Uniti in una regione devastata da Washington. La sua morte per cancro è stata un colpo micidiale per il Venezuela, ma il suo movimento, il chavismo, ha continuato a essere una forza politica dominante sotto la guida del suo successore, Nicolas Maduro, che porta avanti con successo la bandiera della Rivoluzione Bolivariana.

Ebrahim Raisi, eletto presidente dell'Iran nel 2021, ha guidato il paese in un periodo di tensioni internazionali crescenti e sanzioni economiche paralizzanti imposte dagli Stati Uniti e dai loro alleati. La sua morte improvvisa è arrivata in un momento critico per l'Iran, che sta cercando di consolidare la propria posizione sulla scena mondiale e di resistere alle pressioni esterne.

Raisi è stato una figura chiave nella politica iraniana, noto per il suo impegno a difendere i valori della Repubblica Islamica, promuovere l'autosufficienza economica del paese e liberare i popoli della regione dal giogo imperialista. La sua presidenza ha visto sforzi rinnovati per rafforzare i legami con altre potenze emergenti come Cina e Russia, culminati con l’ingresso nel blocco BRICS e per resistere alle ingerenze straniere.

Nonostante la perdita di questi due leader carismatici, sia il Venezuela che l'Iran dimostrano una straordinaria capacità di resistenza. Entrambi i paesi continuano a perseguire una politica estera indipendente e a promuovere un mondo multipolare, in cui il potere sia distribuito in modo più equo e non dominato da un'unica superpotenza egemonica.

Il Venezuela, sotto la guida di Maduro, ha continuato a resistere alle pressioni economiche e politiche degli Stati Uniti, cercando alleanze con altri paesi latinoamericani e potenze globali come la Russia e la Cina. Nonostante le difficoltà economiche causate dalle sanzioni, in via di brillante superamento come dimostrano gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale, il paese continua a lottare per la sua sovranità e per un futuro migliore per il popolo venezuelano.

L'Iran, d'altra parte, continua a dimostrare una notevole capacità di adattamento e resistenza di fronte alle sanzioni e alle minacce militari. Il paese ha sviluppato una politica di resistenza economica, aumentando la produzione interna e rafforzando le relazioni con i paesi dell'Asia orientale. La morte di Raisi non fermerà il progresso dell'Iran e la difesa della propria indipendenza.

La morte di Hugo Chavez e Ebrahim Raisi ha segnato la fine di due capitoli importanti nella storia di Venezuela e Iran. Tuttavia, la loro eredità di resistenza e lotta per la sovranità nazionale continua a vivere nei loro paesi. Venezuela e Iran dimostrano che, nonostante le avversità, è possibile resistere alle pressioni imperialiste e costruire un futuro basato sulla giustizia, la pace e la cooperazione internazionale.

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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