Villa Paradiso e la vergognosa russofobia del Comune di Bologna

3502
Villa Paradiso e la vergognosa russofobia del Comune di Bologna


di Leonardo Sinigaglia

Il consiglio comunale di Bologna, guidato dal membro del Partito Democratico Matteo Lepore, ha deliberato la rimozione di “Villa Paradiso” dall’elenco delle Case di Quartiere della città. La struttura ospita da cinque anni un centro sociale culturale che si trova quindi fattivamente “sfrattato”. Quella che potrebbe sembrare una semplice decisione amministrativa è in realtà squisitamente politica, perché il centro sociale di Villa Paradiso ha la grave “colpa” di  aver provocato più di un grattacapo ai dirigenti piddini del comune, organizzando, oltre a numerose iniziative sociali, eventi culturali volti a infrangere la cupola di propaganda e mistificazione della realtà costruita dalla macchina mediatica della NATO, dando spazio a temi come il genocidio in corso in Palestina, il ricordo dei partigiani sovietici nella Resistenza italiana, le cause e la realtà del conflitto in corso in Donbass e Ucraina.

L’azione “non-allineata” del centro sociale aveva già portato a diversi episodi di censura, con l’ordine dato da Lepore di desistere dall’organizzare conferenze e proiezioni di documentari, pena la revoca della concessione della struttura. Mancando i presupposti per poter procedere in questo senso, essendosi i gestori sempre adeguati alle liberticidi direttive, il sindaco ha pensato di risolvere la questione alla radice, “chiudendo” la casa di quartiere. Così facendo Bologna si qualifica a tutti gli effetti come “capitale italiana della censura”.

Incontenibile la gioia della fanatica atlantista Pina Picierno, vicepresidente del cosiddetto “Parlamento europeo”, che sul suo profilo X scrive: “Molto bene la decisione del @comunebologna che revoca la convenzione con l’associazione filorussa che gestiva Villa Paradiso; Villa Paradiso sarà destinata al welfare e al benessere dei cittadini e non più alla diffusione di disinformazione di stampo putiniano; La consapevolezza delle istituzioni locali che la disinformazione del regime putiniano è un problema di sicurezza nazionale cresce giorno dopo giorno e continueremo ad essere vigili e attenti, ognuno per la propria parte di responsabilità. Intanto grazie al Sindaco di Bologna Matteo Lepore per questa importante iniziativa[1].

Quello che Lepore e la sua ghenga piddina ammettono solo a denti stretti è orgogliosamente sbandierato dalla Picierno: una struttura è stata sottratta all’uso pubblico unicamente per le opinioni politiche dei suoi gestori, che rifiutano di essere arruolati nella guerra della NATO contro la Russia sottomettendosi a narrazioni tossiche frutto di vere e proprie operazioni psicologiche e propagandiste.

Il vergognoso atto del Comune di Bologna è la “degna” conclusione di più di un anno di campagna censoria e persecutoria volta disperatamente a combattere l’oggettiva tendenza che porta gli italiani sempre più lontani dalle bugie della NATO e li spinge a cercare punti di vista alternativi. Non si tratta di un caso isolato: solo in questa settimana ben due strutture comunali, a Tortona e Arezzo, sono state negate per motivi politici a chi voleva organizzare la proiezioni di documentari prodotti da Russia Today. L’ambasciata di Kiev in Italia è scesa direttamente in campo per cercare invece di impedire la proiezione di un documentario a Resana, in provincia di Treviso. In questo caso si tratta del documentario  “I bambini del Donbass”, che getta luce su coloro che, dal 2014 ad oggi, nella loro vita non hanno conosciuto altro che la guerra e le bombe sganciate dalle milizie del regime di Kiev.

E’ chiaramente in atto una campagna a livello nazionale dalla chiara matrice euro-atlantica che mira a combattere la libertà d’informazione ed esercitare una censura politica preventiva su qualsiasi iniziativa culturale. Questa campagna, nonostante gli sforzi degli agenti del potere imperialista, dal “Parlamento europeo” ai consigli comunali, è destinata a fallire, non solo per il declino dell’egemonia statunitense, ma per la tenace resistenza di chi in Italia continua ad opporsi all’esistenza di una narrazione a senso unico, di un monopolio informativo atlantista che avvelena le coscienze della nostra popolazione.

[1] https://x.com/pinapic/status/1877811615518560272?t=TNq8bgpIuqkskcy3o-DNrQ&s=19

Leonardo Sinigaglia

Leonardo Sinigaglia

Nato a Genova il 24 maggio 1999, si è laureato in Storia all'università della stessa città nel 2022. Militante politico, ha partecipato e collaborato a numerose iniziative sia a livello cittadino che nazionale.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee" di Giuseppe Masala Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi   Una finestra aperta Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali di Paolo Desogus Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano di Raffaella Milandri Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Retorica istituzionale a reti unificate di Giuseppe Giannini Retorica istituzionale a reti unificate

Retorica istituzionale a reti unificate

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

710 GIORNI DI CROLLO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SPIEGATI FACILE di Gilberto Trombetta 710 GIORNI DI CROLLO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SPIEGATI FACILE

710 GIORNI DI CROLLO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SPIEGATI FACILE

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti