Vogliono rendere "irreversibile" povertà e disoccupazione
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Sostenere, come fa Draghi, “l’irreversibilità dell’euro” significa sancire l’immutabilità di un contesto socio-economico contraddistinto da decenni di crisi, disoccupazione e povertà sempre crescenti. Carenza di investimenti, mancanza totale di prospettive. Regressione costante delle tutele e dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione repubblicana.
Condannando a un futuro di miseria il nostro Paese.
Perché il drammatico e iniquo presente - incarnato dall’Unione europea e dai suoi trattati - non esiste in virtù di eterne leggi di natura. Ma esclusivamente per volontà degli uomini.
Banchieri, lobbisti, finanzieri, affaristi e parassiti che speculano sul pelle della povera gente per conservare il loro potere.
Per questa ragione chi difende questo assurdo stato di cose, come fanno i partiti seduti in parlamento, è nemico del popolo italiano.