Zyuganov alla Duma: “Il destino del Paese e di tutti noi sarà determinato dal successo dell'operazione militare e politica in Ucraina”

Zyuganov alla Duma:  “Il destino del Paese e di tutti noi sarà determinato dal successo dell'operazione militare e politica in Ucraina”

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AGINFORM

 

La sessione primaverile della Duma di Stato è iniziata il 17 gennaio. Gennady Zyuganov, presidente del Comitato centrale del PCFR (Partito Comunista della Federazione Russa) e leader della  frazione del partito alla Duma, ha pronunciato il discorso che vi proponiamo (traduzione dal francese a cura di Aginform - originale russo in https://kprf.ru/party-live/cknews/215997.html)

 

Buon anno, buon Natale, auguri a tutti voi! Ma soprattutto, nuove vittorie! Quest'anno è iniziato con i saluti presidenziali dal fronte, da cui il Comandante in capo e i suoi soldati si sono rivolti al Paese chiedendo la massima mobilitazione e unità. Perché il destino del Paese e di tutti noi sarà determinato dal successo dell'operazione militare e politica che stiamo conducendo in Ucraina. Dobbiamo capire che lì, in prima linea, stiamo affrontando i banderisti, la NATO e i nazisti. E qui, sul fronte interno, ci troviamo di fronte ai traditori degli anni '90, i sostenitori di Vlasov[1]. E c'è ancora una "quinta colonna" che ci impedisce di insegnare correttamente ai nostri figli, di educare le nuove generazioni o di lavorare in modo efficace.

Dovremmo trarre le lezioni più utili dall'esperienza dell'anno passato. Sì, abbiamo superato grandi difficoltà. Ma quest'anno sarà molto più difficile. Perché il vecchio è stato distrutto, il nuovo non è stato ancora creato e il partito al governo non ha definito la strada da seguire per il Paese. Né ha definito l'immagine del futuro.

Dopo che il Presidente, parlando ai giornalisti a Valdai quindici mesi fa, aveva detto che eravamo arrivati a un punto morto e che il capitalismo non funzionava, pensavo che sarebbero state prese delle misure, che si sarebbero riflesse soprattutto nel bilancio. Purtroppo, ciò non è avvenuto.

Il Presidente ha cambiato strategia quattro volte in vent'anni. All'inizio ha cercato di ricostruire il Paese, combattendo il crimine e i terroristi. In quella fase lo abbiamo sostenuto attivamente e abbiamo appoggiato quella politica. Poi abbiamo fatto di tutto per stabilizzare la situazione, anche sul piano politico. Il nostro partito e l'Unione patriottica popolare hanno dato prova di responsabilità e unità come mai prima.

Poi abbiamo affrontato il problema di salvare la popolazione, ma non l'abbiamo affatto risolto. In cinque anni, il Paese ha perso tre milioni di abitanti e l'anno scorso il numero di cittadini russi è diminuito di altre 600.000 unità. L'anno scorso il tasso di natalità è diminuito dell'11%. Dobbiamo adottare le misure più energiche per superare la catastrofe demografica.

Oggi il Presidente ha messo in primo piano due compiti: proteggere la sovranità del Paese e preservare i valori tradizionali. Siamo pienamente d'accordo con questo! Ma solo la vittoria e il cambio di rotta socio-economico possono garantire il raggiungimento di questi obiettivi. Purtroppo, l'anno scorso Russia Unita non era pronta per farlo.

Noi proponiamo di riprendere in esame il nostro programma per la rinascita socio-economica della Russia e il nostro progetto di bilancio di 45 mila miliardi di rubli per lo sviluppo. È inoltre necessario riprendere il nostro programma per il raggiungimento del progresso scientifico e tecnologico, compresa la legge sull'istruzione universale. Abbiamo anche avanzato proposte per garantire la sicurezza alimentare. Si tratta dei programmi "Nuove terre vergini" e "Sviluppo rurale sostenibile". Inoltre, è necessario rinnovare il personale per garantire un dialogo politico completo durante la prossima campagna elettorale. Se la campagna futura assomiglierà a quella precedente, sarà una minaccia diretta alla pace civile e alla stabilità politica!

Ieri, in occasione di un incontro tra il presidente della Duma di Stato e i leader dei partiti, il leader di Russia Giusta, Mironov, ha dichiarato che è stata inviata una lettera speciale al Presidente a questo proposito. Sorge spontanea una domanda: che tipo di sistema politico è quello, in cui un solo un partito vince le elezioni locali? E a Tver, per esempio, anche il consiglio comunale è rappresentato solo da Russia Unita! Questa è una strada diretta verso la corruzione crescente dell'intero sistema politico. E noi siamo categoricamente in disaccordo con questo!

Il governo Mishustin è in carica da tre anni esatti. Sì, è stato necessario adottare molte misure energiche. In particolare, si trattava della lotta contro il covid e delle sanzioni. Ma, ripeto, non abbiamo ancora imboccato la via dello sviluppo! Sommando i dati degli ultimi trent'anni, l'economia russa è cresciuta a un tasso medio annuo dell'1%. Nel frattempo, il mondo esterno si è sviluppato a un ritmo molto diverso e il PIL globale medio è aumentato di due volte e mezzo nello stesso periodo. E il PIL cinese è aumentato di quattordici volte e mezzo sotto la guida del Partito Comunista! La Cina è diventata una potenza leader, mentre noi, se si guarda all'anno in corso, non abbiamo alcuna crescita economica.

Dobbiamo adottare misure energiche. Per questo il nostro Partito e le forze della sinistra patriottica insistono: dopo aver fatto il bilancio dell'anno a febbraio, è urgente ascoltare la relazione del governo e fissare gli obiettivi strategici. Questi sono i compiti che ci permetteranno di costruire un bilancio per lo sviluppo e non di ristagnare intorno all'uno per cento, come è avvenuto negli ultimi tempi. Pensiamo di avere tutto ciò che ci serve per questo. Vi ho presentato il programma "Cristallo della crescita” e oggi vorrei presentarvi il materiale conclusivo dedicato al 100° anniversario della formazione dell'URSS. L'abbiamo inviato al Capo di Stato e a tutti i governatori. Nel nuovo anno ho parlato con il Presidente che presto incontrerà i leader dei partiti. Ho anche discusso di questioni urgenti con il Primo Ministro Mishustin e con i responsabili dei principali collettivi e delle imprese del popolo. Devo dirvi che, nonostante i tentativi di attaccarle per saccheggiarle, l'anno scorso le imprese del popolo sono state le migliori del Paese e hanno dato risultati brillanti.

L'impresa Kazankov a Mari El ha prodotto merci per venticinque miliardi di rubli, pagando un miliardo e trecento milioni di tasse. Il salario medio è di oltre cinquantamila rubli e i dipendenti hanno un pacchetto sociale completo. L'azienda serve otto province della regione del Volga. E i prezzi dei suoi prodotti sono aumentati solo del cinque per cento, non del quindici o del venti come è successo altrove.

La questione principale oggi è la protezione della sovranità del Paese. La nostra sovranità esterna è protetta dalle armi nucleari. Ringrazio Canale Uno e Rossiya per aver celebrato il 120° anniversario della nascita di Kurchatov[2] e gli anniversari di Koroliov e Keldysh con maggiore solennità. I risultati di questi tre geni stanno salvando il Paese ancora oggi.

Ma è ora di smettere di parlare in modo frivolo dell'uso di armi nucleari. Chi blatera di questo argomento non capisce nulla di armi nucleari. Dobbiamo smetterla con questi discorsi! Anche quando gli americani hanno perso la guerra in Corea, dove solo i volontari cinesi hanno combattuto a milioni, non hanno usato queste armi. E non l'hanno fatto nemmeno durante la crisi dei Caraibi. E siamo perfettamente in grado di raggiungere i nostri obiettivi militari strategici senza ricorrere alle armi nucleari. Finora, però, nessuna delle questioni relative all'interruzione delle linee di rifornimento dell'Ucraina con le armi pesanti pesanti occidentali è stata risolta. Eppure ci sono solo quattordici ponti, quattro passaggi ferroviari e due gallerie che collegano l'Ucraina all'Europa. E i canali di approvvigionamento di armi e munizioni avrebbero potuto essere chiusi da tempo. È necessario risolvere questo problema con fiducia e perseveranza. Abbiamo potere e risorse sufficienti per farlo.

Per quanto riguarda la sovranità interna, essa è costituita essenzialmente da componenti economiche. Ma al momento il 65% delle nostre grandi proprietà è controllato da stranieri. Solo il 5% dei nostri macchinari è interamente fabbricato in patria. L'America possiede l'80% delle macchine a controllo numerico, il Giappone il 90% e noi abbiamo al massimo una macchina di questo tipo su quattro o cinque.

Solo l'anno scorso siamo riusciti a raggiungere i risultati degli anni '90 nel settore energetico. E se i nostri impianti industriali funzionassero a pieno carico, avremmo avuto una carenza di elettricità già da molto tempo.

Quanto alle riserve finanziarie, la metà di esse - 320 miliardi di dollari - erano concentrate nelle banche occidentali, nonostante i nostri avvertimenti. Di conseguenza, i nostri conti sono stati congelati. Di fatto, hanno rubato questo denaro dalla Russia. E ora sono in guerra con noi. Tuttavia, le autorità russe stanno nuovamente cercando di nascondere il denaro nel materasso invece di investirlo nello sviluppo del Paese. Che tipo di sovranità finanziaria abbiamo quando è il dollaro, e non il rublo, a dettare la nostra volontà?

Per molti anni consecutivi abbiamo venduto oltre 20 mila miliardi di rubli delle nostre risorse, ma il bilancio non ha mai ricevuto più di 8 mila miliardi. E' così difficile per noi risolvere questo problema? E intanto gli oligarchi in Russia non pagano normalmente le tasse!

Un altro problema è la tecnologia. L'anno prossimo ricorrerà il trecentesimo anniversario dell'Accademia delle Scienze creata da Pietro il Grande. Restituiamole il suo antico status! I nostri deputati Alferov, Melnikov, Kashin, tutta la nostra squadra, da molti anni propongono un programma per lo sviluppo della scienza. È pronto, testato e fattibile.

Il deputato del nostro partito, Ostanina, ha presentato alla Duma di Stato cinque leggi sulla protezione dell'infanzia. Ma il partito al governo continua a ignorare la nostra richiesta di una legge sui pasti caldi per gli studenti delle scuole superiori e l'attuazione di una serie di altre iniziative sociali!

Uno dei problemi più importanti è anche lo sviluppo della nostra cultura. Negli ultimi tre decenni, ci sono stati 80 milioni di russofoni in meno nel mondo. Una simile catastrofe si sta verificando per la prima volta nella storia dell'umanità! Sostengo pienamente la legge sulla lingua russa. Ma guardate l'Hotel Moskva, che si trova di fronte alla Duma di Stato! È davvero impossibile realizzare il cartello in russo? Almeno cambiate quel cartello nel centro della capitale!

A proposito della politica di informazione. Accendete il canale Kultura e guardate cosa mostra. Non ho visto un solo rapporto sull'operazione militare speciale! Eppure le persone combattono, difendono la loro patria, danno la vita per essa. E tutto questo, in un modo o nell'altro, ha già colpito 20 milioni di persone.

Per quanto riguarda la coesione sociale, il KPRF ha un vero e proprio programma. Sosteneteci e molti problemi saranno risolti.

A febbraio ricorre l'80° anniversario della sconfitta delle forze naziste nella battaglia di Stalingrado. Molti cittadini, compresi i nostri combattenti in prima linea, chiedono che il nome fiero e onorevole di Stalingrado venga restituito alla città. In tutta Europa, molte strade e piazze portano il nome di Stalingrado. E anche a Parigi, nonostante l'attuale situazione politica, non hanno cambiato le targhe con questo nome.

L'anno scorso la Russia ha raccolto 160 milioni di tonnellate di grano, ma il prezzo del pane non è sceso di un centesimo. Approvate dunque la legge che abbiamo presentato per regolare i prezzi dei beni di prima necessità! E per aumentare il costo minimo ufficiale della vita ad almeno 16.000 rubli. Questo almeno darà qualcosa ai poveri. Anche se, ai prezzi attuali, il costo della vita dovrebbe essere di 25-30 mila rubli. Anche questo è un compito completamente risolvibile.

Fornire pasti caldi agli studenti delle scuole superiori, introdurre una tassa progressiva sui ricchi: queste sono le misure che devono essere adottate con urgenza.

Per quanto riguarda il Mausoleo, non permetteremo che venga nuovamente ricoperto di compensato per le vacanze. Lo spregevole "Centro Eltsin" avrebbe dovuto essere chiuso da tempo e al suo posto si sarebbe dovuto creare un centro di educazione patriottica.

Vorrei sottolineare ancora una volta il punto principale: le elezioni devono essere eque e dignitose. Ci dovrebbe essere una competizione tra le diverse squadre. La nostra è forte, competente e autorevole. E noi ci batteremo per la vittoria!


NOTE

[1]Generale sovietico passato al servizio dei tedeschi nel 1942 (NdT)

[2]Scienziato considerato il padre della prima bomba atomica sovietica che consentì all'URSS nel 1949 di sottrarsi al ricatto atomico degli Stati Uniti. Gli altri due hanno contribuito invece ai programmi spaziali.

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