“Un colpo di stato dell'informazione”. Samaras chiude l'emittente statale greca ERT
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Il premier greco Antonis Samaras ha ordinato martedì 11 giugno la chiusura immediata della emittente statale Ert, sostenendo come l'azienda subirà una ristrutturazione interna e riaprirà con un numero limitato di personale. “Non possiamo accettare rifugi di poca trasparenza e spreco pubblico”, ha dichiarato un portavoce del governo, Simos Kedikoglou. Da mezzanotte, i tre canali prodotti da Greek Radio and Television, noti come ERT, sono oscurati.
Il blog Keep talking Greece ha definito l'atto “un colpo di stato dell'informazione”. Il sindacato dei giornalisti greci ha indetto uno sciopero di tutte le tv private e stazioni radio per tutta la giornata di mercoledì ed alcuni stanno proponendo un blackout totale dei media. ERT ha attualmente 2800 impiegati e non è ancora chiaro quanti ne rimarranno. Secondo il quotidiano greco Kathimerini c'è una divisione interna tra i lavoratori interni all'azienda.
La decisione è stata presa con decreto ministeriale e non può essere impugnata dal Parlamento. I due partner minoritari nella coalizione del governo hanno protestato contro la decisione. Il Pasok, in particolare, ha legato la decisione della chiusura di Ert alla richiesta avanzata recentemente dalla troika di 2000 licenziamenti nel settore pubblico entro agosto e, riporta Reuters, convocato una riunione di emergenza tra i leader del partito.