Il piano Kerry - Lavrov per la Siria
Ma per l'opposizione non c'è spazio per Assad nella Siria del futuro
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Russia e Stati Uniti hanno annunciato martedì che avrebbero cercato di convocare una conferenza internazionale entro fine maggio per porre fine alla guerra civile in Siria e che avrebbero intensificato la loro azione diplomatica sulle parti in lotta per trovare una soluzione politica. L’annuncio seguiva gli incontri tenuti dal Segretario di Stato americano John Kerry con il presidente russo Vladimir Putin e con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov,
Durante la conferenza, ha spiegato Lavrov, si tenterà di dare attuazione al Piano di Ginevra, concordato dalle potenze mondiali lo scorso giugno nella città svizzera. Il 30 giugno, a Ginevra, il Gruppo di Azione per la Siria, composto dai delegati dei cinque membri permanenti in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e i rappresentanti di Turchia, Qatar, Iraq e Kuwait, Ue e Lega Araba, ha raggiunto un accordo sul progetto di “governo di unità nazionale” presentato dall’ex inviato congiunto di Lega Araba e ONU per la Siria, Kofi Annan.
Dopo il sostanziale fallimento del precedente piano di pace articolato in sei punti proposto da Annan, il nuovo accordo delle grandi potenze prevedeva la creazione di un nuovo organo esecutivo di transizione, inclusivo sia delle opposizioni che dei membri dell’attuale regime scelti sulla base di un “mutuo consenso”, una riforma costituzionale ed elezioni libere. Tuttavia il ruolo riservato ad Assad non veniva chiarito, restando così suscettibile delle diverse interpretazioni a cui il documento approvato si esponeva e che sono risultante evidenti nelle dichiarazioni successive al vertice