Francia: 52 attacchi al giorno contro la Jugoslavia nel 1999, 6 contro l’Isis
Durante l'aggressione della NATO nel 1999 contro la Yugoslavia, paese che aveva fatto nulla di male alla Francia, l’Air Force francese ha condotto una media di 52 missioni al giorno. Il dato contrasta con i 6 al giorno che i francesi effettuano nella lotta in corso contro lo Stato islamico.
In un articolo intitolato 'Dieci raid aerei sulla Siria in tre mesi' sulle pagine del quotidiano francese, "L'Opinion ", l'analista francese Jean-Dominique Merchet rivela che alla vigilia di Pasqua, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale francese Pierre de Villiers, si è incontrato con i soldati francesi a bordo della fregata Courbet prima di visitare la base aerea francese in Giordania.
Dopo questa visita, il generale ha dichuarato che in tre mesi l'Aeronautica francese aveva condotto dieci missioni contro i terroristi in Siria. Secondo l’editorialista questo scarso risultato dimostra che il centro della lotta contro lo stato islamico è al di là del confine: in Iraq.
Nonostante gli attacchi aerei in Siria, l'offensiva francese nel paese guidato da Bashar al Assad ha raccolto scarsi risultati a causa della carenza di obiettivi, ha sottolineato l’editorialista.
I bombardamenti francesi hanno avuto inizio il 27 settembre, dopo diversi voli di ricognizione partiti l'8 marzo. Dal settembre 2014 fino al 23 dicembre di quest'anno e, quando la Francia ha avviato l’operazione Chammal, l'Air Force francese ha realizzato 2.701 missioni contro obiettivi in Iraq e Siria.
Questi dati certificano il reale contributo delle Forze aeree francesi nella lotta contro lo Stato islamico: una media di sei missioni al giorno. Dati che contrastano con le 52 missioni giornaliere nel 1999 durante la guerra contro la Yugoslavia, che mai aveva aggredito Parigi.