Chomsky: "Le guerre degli Usa sono i più grandi attacchi terroristici della storia dell'umanità"
Poi l'elogio ai paesi dell'America Latina che si sono opposti a 500 anni di colonialismo
Noam Chomsky denuncia nuovamente gli Stati Uniti e la loro politica interventista. Dopo le recenti dichiarazioni, questa volta, in una videoconferenza in Messico, l’accusa nei confronti degli Usa si fa più pesante: “Gli attacchi con droni e le guerre alimentate da Washington sono i più grandi attacchi terroristici della storia dell’umanità”.
Durante la conferenza, presieduta dallo scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II, Chomsky ha anche osservato che due delle più grandi minacce per l'umanità sono una possibile guerra nucleare e i disastri ambientali. "Ci sono due questioni cruciali in questo momento. La prima è la costante minaccia di una guerra nucleare. La seconda, che mette in pericolo anche l'esistenza della specie, sono i disastri ambientali che gli esseri umani stanno causando e che non si fermeranno", ha detto il professore emerito di linguistica dell’Istituto di tecnologia del Massachusetts a Telesur.
Chomsky ha elogiato il Venezuela e la Bolivia, così come i paesi dell'America Latina, che hanno dimostrato che è possibile sfuggire da 500 anni di colonialismo e dalla dominazione degli Stati Uniti. "Allo stesso tempo, mentre i paesi latino-americani sono diventati più forti come un blocco di nazioni che si oppongono agli Stati Uniti e al Canada, i leader messicani hanno deciso di allearsi con gli Stati Uniti e voltare le spalle ai popoli dell'America Latina", ha sottolineato. Lo scrittore ha anche criticato la serie di riforme "suicidio" come la riforma energetica, promossa dal presidente Enrique Peña, che sono state recentemente approvate dal Congresso messicano. La riforma sull’energia ha messo l'industria del petrolio e del gas nelle mani di società private.