Di Werner Mussler, Bruxelles, Manfred Schäfers, Berlino, Christian Siedenbiedel,
Francoforte
FAZ - 8 maggio 2020
La decisione della Corte costituzionale federale sugli acquisti di obbligazioni della Banca centrale europea (BCE) tormenta i politici a Berlino e Bruxelles.
Il Bundestag ha affrontato l'argomento esplosivo giovedì, negli interventi di fine seduta. Il punto di partenza è chiaro: solo se la BCE motiva fondatamente che il programma di acquisto di obbligazioni è adatto al raggiungimento del suo obiettivo di politica monetaria (i suoi vantaggi superano gli svantaggi ad esempio per i risparmiatori, e viene tracciato uno scenario di uscita) la Bundesbank può continuare a partecipare.
Gli uffici del Bundestag hanno fornito lo schema per la continuazione del dibattito. "Nel caso di specie, il parlamento ed il governo federali tedeschi sono specificamente obbligati a causa della loro responsabilità per l'integrazione [Integrationsverantwortung] ad adoperarsi per ottenere una verifica di proporzionalità [Verhältnismäßigkeitsprüfung] tramite la BCE [durch die EZB]", afferma la breve analisi, che la F.A.Z. ha davanti agli occhi. Di conseguenza, i due organi costituzionali devono monitorare [fortlaufend beobachten] costantemente le decisioni dell'Eurosistema relative agli acquisti di titoli di Stato nell'ambito del Programma di acquisto del settore pubblico (PSPP) avviato cinque anni fa, nonché adoperarsi per ottenere [hinwirken] l’osservanza [die Einhaltung] del mandato assegnato al Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC). Tale obbligo non viene meno a causa dell'indipendenza di BCE e Bundesbank.
È degno di riflessione, che un diritto del Bundestag alle informazioni [Informationsrecht] nei confronti della Bundesbank come membro del SEBC sia [in futuro] da sancire con legge.
In aggiunta, la sentenza suggerisce che "il dovere del Parlamento federale tedesco di monitoraggio e consultazione [die Beobachtungs- und Befassungspflicht des Deutschen Bundestages] non è limitato al PSPP, ma abbraccia tutte le decisioni di politica monetaria dentro il SEBC".
Nel Bundestag, la distanza fra le posizioni è ampia.
L’esponente della AfD Peter Boehringer ha avvertito: "Il Bundestag tedesco deve finalmente riesaminare [überprüfen] le decisioni da migliaia di miliardi della BCE".
Il deputato del gruppo parlamentare dell'Unione [CDU-CSU] Andreas Jung ha sottolineato che non si ha a che fare con un finanziamento monetario degli Stati [mit einer monetären Staatsfinanzierung], ma solo si deve verificare se il principio di proporzionalità [Verhältnismäßigkeit] sia rispettato. Si tratta di una ponderazione [Abwägung] fra gli obiettivi di politica monetaria [währungspolitischen Zielen] e di politica economica [währungspolitischen Zielen].
Il deputato della SPD Carsten Schneider si è detto certo, che la BCE avrebbe presentato quali requisiti e considerazioni hanno avuto un ruolo nelle sue decisioni.
Franziska Brantner dei Verdi ha messo in guardia dall’aprire il vaso di Pandora. Se ogni stato membro analizza criticamente le decisioni della BCE, uno può dimenticarsi la di essa indipendenza. "Abbiamo un interlocutore cui rivolgersi - questa è la Deutsche Bundesbank."
Non è ancora chiaro se sia la stessa BCE ad ottemperare alla intimazione del tribunale, di esporre la proporzionalità del suo programma, o se lo rimetta ciò alla Bundesbank. Quest'ultima alternativa sarebbe per la Bce meno problematico, perché non darebbe l'impressione che l'istituzione europea indipendente si sia sottoposta a un tribunale nazionale.
La presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato in una videoconferenza dell'agenzia Bloomberg che la BCE è un'istituzione europea, che ogni tre mesi rende conto al Parlamento europeo e che cade sotto giurisdizione della Corte di giustizia europea. Inoltre, l'istituzione è guidata dal suo mandato di inflazione. "Continueremo a farlo e faremo tutto il necessario per adempiere al nostro mandato."
Il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, di fronte al Parlamento europeo si è mostrato imperturbato: "Siamo più determinati che mai a fornire condizioni finanziarie favorevoli in tutti i settori e paesi economici, in modo che questo shock senza precedenti venga attenuato".
Nel frattempo, l'ex vicepresidente della BCE, Vítor Constâncio, ha descritto in un'intervista come la BCE e la Bundesbank potrebbero uscire dal seguente dilemma: da un lato, non intensificare il conflitto con la Corte costituzionale federale tedesca, ma dall'altro non dare l'impressione di una scarsa indipendenza. La BCE dovrebbe semplicemente autorizzare la Bundesbank a inviare al tribunale tutte i rapporti, che dal 2015 sono state scritti su questo argomento, ha affermato Constâncio.
Dall'Italia è venuta la richiesta, che la Commissione europea dovrebbe avviare una procedura di infrazione contro la Germania, poiché la sua corte costituzionale aveva violato il diritto dell'UE.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, ha dichiarato alla F.A.Z. che il ragionamento della Corte costituzionale federale non è a suo avviso comprensibile. "La Corte di giustizia europea non può essere colpevole di un atto giuridico oltre i poteri (" ultra vires "), nel momento che interpreta solo il diritto europeo", ha detto il Lettone. Le politiche della BCE sono regolate nei trattati dell'UE e i tribunali nazionali sono vincolati dall'interpretazione di tali trattati data dalla CGE. La Commissione europea sta esaminando la sentenza e si riserva il diritto di compiere ulteriori passi. Non ha specificato se con ciò intendesse una procedura di infrazione contro la Germania.
Fonte: https://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/ezb-unter-verschaerfter-beobachtung-16759125.html
Traduzione di Musso
Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...
Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...
Come ha riportato ieri il New York Times, che ha citato funzionari statunitensi a conoscenza della questione, il presidente degli Stati uniti d’America, Joe Biden avrebbe approvato l'impiego...
L'ex comandante della NATO James Stavridis ha previsto che il conflitto in Ucraina si concluderà con la conquista da parte della Russia di circa un quinto del territorio del Paese. Stavridis, ammiraglio...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa