Via libera al nuovo saccheggio dell'Africa. Le stupefacenti parole di Draghi

14852
Via libera al nuovo saccheggio dell'Africa. Le stupefacenti parole di Draghi

Lasciano stupefatti le parole di Mario Draghi al cosiddetto "Compact with Africa" in corso a Berlino. 


Secondo il nostro stimatissimo (sic) l'FMI deve stanziare risorse finanziarie per vaccinare le persone nei paesi poveri dell'Africa dove finora solo l'1,4% della popolazione ha avuto l'onore di essere iniettata con il siero magico (per i conti della Pfizer sicuramente).


Per chi non avesse capito stanziare soldi (che i paesi africani dovranno peraltro restituire) per acquistare vaccini significa dare soldi alle case farmaceutiche, dove in realtà i paesi africani fungono il ruolo di perno centrale della partita di giro tra Fmi e case farmaceutiche. I popoli africani di quei soldi non sentono manco l'odore. E poi per cosa? Per un siero la cui utilità e quantomeno dubbia e di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine. E come se non bastasse "utile" per curare una malattia che uccide al 90% e passa persone che hanno un età superiore agli 80 anni quando la vita media in Africa è di 50 anni.


Vita media molto bassa causata da mancanza di infrastrutture utili all'igiene, ospedali, cure, medicinali per malattie vere (chessò, insulina per diabeciti, farmaci per tumori o per malattie cardiache...e financo stupidi medicinali da banco per la diarrea, perchè le persone in Africa muoiono anche di semplici diarree). Tutta roba che per Draghi non merita nessun investimento, l'importante è il vaccino per una malattia mortale in un età che in Africa manco si sognano di raggiungere.


In questo immenso delirio mancavano i gentili cadeaux alle case farmaceutiche sulla pelle degli africani. Mi raccomando eh, che non manchi la fetta di torta per l'industria della bontà delle Ong occidentali per fare i carrozzoni vaccinatori in Africa: del resto si sa, in Africa mancano i medici. E ai nostri iBuoni bisogna trovare nuovo impiego dopo che sono stati ritirati a decine di migliaia dalla greppia afgana.


Oggi il colonialismo e il saccheggio dei paesi poveri si fa farisaicamente con la falsa carità. Ma non è meno feroce di quello armato e sanguinario dell'ottocento.

https://www.lastampa.it/politica/2021/08/27/news/g20-iniziano-i-lavori-compact-with-africa-draghi-dobbiamo-fare-di-piu-per-i-paesi-in-difficolta-1.40639939

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti