Truppe Nato e Ucraina. Cosa ha detto Macron a l'Economist

05 Maggio 2024 10:34 Marinella Mondaini


di Marinella Mondaini

Ecco cosa ha detto Emmanuel Macron al The Economist. Proprio lui che è venuto a Mosca almeno 6 volte prima dell'Operazione Speciale russa a parlare con Putin per ore e ore, ma non ha capito un fico secco. O meglio, la sua corruzione morale non gliel'ha permesso. Un servo sciocco delle élites occidentali. Come la nostra nostrana del resto.

Macron ha detto che se il fronte ucraino dovesse rischiare di crollare e l’Ucraina lo richiedesse, la Francia sarebbe disposta ad inviare i suoi soldati.

«Confermo i commenti su un possibile invio di truppe di terra in Ucraina. Come ho detto, non escludo nulla, perché siamo di fronte a qualcuno che non esclude nulla. Senza dubbio siamo stati troppo titubanti nel formulare i limiti della nostra azione a qualcuno che non li ha più e che è l'aggressore. La nostra capacità è quella di essere credibili, di continuare ad aiutare, di dare all’Ucraina i mezzi per resistere. Ma la nostra credibilità dipende anche da una certa capacità di dissuasione non dando piena visibilità a ciò che faremo o non faremo. Altrimenti ci indeboliamo, ed è questo il quadro nel quale abbiamo operato finora. Inoltre, molti paesi hanno affermato di aver compreso il nostro approccio nelle settimane successive, di essere d’accordo con la nostra posizione e che questa posizione era positiva.
Ho un obiettivo strategico chiaro: la Russia non può vincere in Ucraina. Se la Russia vincesse in Ucraina, non avremmo più sicurezza in Europa. Chi può affermare che la Russia si fermerà qui? Quale sicurezza per gli altri Paesi vicini, Moldavia, Romania, Polonia, Lituania e tanti altri? E dietro a ciò, quale credibilità per gli europei che avrebbero speso miliardi, che avrebbero detto che era in gioco la sopravvivenza del continente e che non si sarebbero dati i mezzi per fermare la Russia? Quindi sì, non dobbiamo escludere nulla perché il nostro obiettivo è che la Russia non possa mai vincere in Ucraina».

Le più recenti da Dalla Russia

On Fire

Alessandro Orsini - Una risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre

  di Alessandro Orsini*  Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...

La doppia Waterloo della Francia

   di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...

L'Europa ha perso la guerra in Ucraina (ma potrebbe finire anche peggio)

  di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...

Cosa significa l’assassinio di Kirillov per il conflitto in Ucraina

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa