Si premette che in questo caso la Polizia non ha commesso abusi o crimini perché i manifestanti sono criminali e facinorosi, ergo, non meritano alcuna solidarietà. Il motivo è semplice. Le proteste sono avvenute in Francia, nella Comunità internazionale (USA, Canada, Unione Europea, Giappone, Australia) ogni protesta al di fuori di questa cerchia è considerata legittima nei modi e nelle motivazioni.
Oltre al sarcasmo, ieri si sono registrati forti scontri tra Polizia e manifestanti durante una nuova protesta contro l'approvazione della riforma delle pensioni promossa dal governo del presidente Emmanuel Macron.
Si racconta che nella capitale francese una manifestazione pacifica abbia portato a scontri dopo che l'Assemblea nazionale di Francia — la camera bassa del parlamento francese — ha respinto una mozione di sfiducia contro il governo presentata dal gruppo Liot, che riunisce deputati indipendenti e territori d'oltremare. L'iniziativa è stata sostenuta da 278 voti e necessitava di altri 9 supporti per essere adottata.
Non è stata approvata neanche un'altra mozione di censura presentata dal partito Rassemblement Nacional (RN, in francese), che ha ottenuto solo 94 voti a favore.
Durante la protesta, i manifestanti hanno dato fuoco ai bidoni della spazzatura e hanno lanciato sassi e bottiglie contro gli agenti di polizia, secondo quanto riferito. Da parte loro, gli agenti in divisa hanno usato gas lacrimogeni per disperdere la folla.
Più di 230 persone sono state arrestate durante le proteste secondo i dati forniti dalla polizia francese.
Manifestazioni antigovernative si sono svolte anche in altre città del Paese, molte delle quali segnate da scontri con la Polizia.
La proposta di riforma, presentata il 10 gennaio, prevede l'innalzamento progressivo dell'età pensionabile dal 1° settembre 2023, fino al raggiungimento dei 64 anni nel 2030.
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