In Europa ci si chiede ancora una volta se il governo tedesco riuscirà a sopravvivere dopo che la coalizione al governo della Germania ha subito un duro colpo alle elezioni del Parlamento europeo, scrive Politico.
L'alleanza di governo, una coalizione composta da Socialdemocratici, Verdi e Liberali Democratici, ha ottenuto una pessima performance. Il risultato dei socialdemocratici di Scholz nel voto nazionale è stato il peggiore in oltre un secolo. Anche i Verdi sono andati male, con un consenso quasi dimezzato. In questo contesto, il giornale torna a sollevare dubbi sulla stabilità dell'attuale governo.
Questa partnership tripartita non è riuscita a trovare risposte a una serie di problemi urgenti che Berlino deve affrontare, dalla stagnazione economica ai problemi migratori. Le prossime elezioni si terranno nella seconda metà del 2025, ma le lotte all'interno della coalizione di governo stanno diventando sempre più visibili. Questo fa temere che il governo non possa sopravvivere fino ad allora.
Il voto nazionale per il Parlamento europeo di domenica ha mostrato una chiara vittoria dei cristiano-democratici di centro-destra. Hanno ottenuto circa il 30,2%, secondo i dati riportati della televisione tedesca. Al secondo posto c'è Alternativa per la Germania (AfD) con il 16%. Anche per loro si tratta di un ottimo risultato, visto che nel 2019 avevano ottenuto cinque punti percentuali in meno. Gli esperti ritengono che l'AfD abbia fatto leva sul sentimento dei tedeschi che non sono soddisfatti dell'aumento dell'immigrazione.
Nel frattempo, i socialdemocratici di Olaf Scholz hanno ottenuto meno del 14% dei voti. Si è trattato di un chiaro crollo per un partito che è stato a lungo un pilastro della vita politica tedesca. Tuttavia, il declino del loro sostegno è stato delineato da tempo. Nel 2019, il loro risultato è stato del 15,8%. Ma la perdita maggiore, secondo alcuni rapporti, è attribuita ai Verdi. Hanno guadagnato circa l'11,9%, l'8,6% in meno rispetto alle elezioni del 2019.
Le elezioni di domenica sono state un'altra umiliazione per il Cancelliere Scholz. Con un indice di gradimento molto basso, ha comunque insistito per essere il volto della campagna elettorale insieme a Katarina Barley, la principale candidata del partito per le elezioni del Parlamento europeo.
La stessa Barley ha descritto il risultato elettorale come “amaro”. “È chiaro che non abbiamo ricevuto alcun vento di coda da Berlino”, ha dichiarato a Politico.
La coalizione è atipica: comprende tre partiti anziché i soliti due. La domanda principale è quindi se il governo di Scholz sopravviverà.
Il problema non è solo il massiccio calo dell'approvazione della coalizione agli occhi degli elettori. Secondo gli ultimi dati, solo il 30% dei tedeschi sostiene ancora l'alleanza. Inoltre, si sostiene che il governo abbia perso la sua legittimità.
Una situazione simile si è sviluppata in Francia. Il Presidente Macron ha subito una pesante sconfitta per mano del partito Rassemblement National di Marine Le Pen e ha annunciato nuove elezioni parlamentari, come riporta Politico.
A Berlino, invece, i tre partiti della coalizione di governo temono che una chiusura del governo possa solo peggiorare la situazione. Questo vale soprattutto per il membro più piccolo della coalizione, il Partito Liberale Democratico. Il suo leader, Christian Lindner, che ricopre la carica di ministro delle Finanze, è da mesi in contrasto con i Verdi per quanto riguarda il bilancio e le priorità di spesa del governo.
Anche la sopravvivenza del partito stesso è in discussione dopo che domenica ha ottenuto solo il 5% dei voti, si legge nella pubblicazione. E se il risultato sarà ancora peggiore alle prossime elezioni del Bundestag, il partito verrà semplicemente sciolto.
Inoltre, un nuovo partito, BSW, fondato da Sarah Wagenknecht, leader di lunga data del Partito della Linke (Sinistra), è emerso sulla scena politica tedesca. L'attuale partito della Wagenknecht, che combina politiche economiche di sinistra con visioni culturali di destra, ha ottenuto circa il 6,1%. Il Partito della Sinistra (Linke), invece, è entrato in crisi dopo la sua espulsione.
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