Come direbbero gli Americani, è stato un “must” la manifestazione nazionale “Uniti e solidali contro il Governo, il razzismo e il decreto Salvini”; cioè, un evento al quale, avuto sentore del suo successo, non si può mancare. Quindi, una affollata manifestazione quella di Roma che, come quella di Macerata del 10 febbraio o di Milano del 28 agosto, ha avuto (prima e dopo l’evento) una copertura mediatica insolita. Non a caso, considerando che solo le manifestazioni che celebrano la carta moschicida dell’”Antirazzismo” - unico collante di una “sinistra antagonista”, incapace di sviluppare una qualsiasi iniziativa politica degna di questo nome – trovano spazio sui media di regime.
Ma dicevamo del “must”, anzi dell’opportunismo, anzi della paura di essere additati come “razzisti” se non si partecipa a qualsiasi “manifestazione antirazzista”. Era già successo per la manifestazione di Milano (indetta da PD, Boldrini, “Sentinelle”, Bonino…) o per Macerata (indetta, unilateralmente, dai veri Capi di “Potere al Popolo”). È successo anche per Roma con l’improvviso accodamento alla manifestazione di organizzazioni di spessore politico ben diverso da quello dei tanti Centri sociali e “compagneria” varia .
Ad esempio, Rifondazione Comunista che, ridotta al lumicino dalla scissione con Potere al Popolo, tenta di rituffarsi nel “movimento” aderendo alla iniziativa di Roma con la parola d’ordine “accogliere e regolarizzare tutte e tutti”. A tal proposito, mi è capitato di leggere su Facebook i commenti di alcuni compagni che facevano notare a Rifondazione che questa proposta determinerebbe una catastrofica impennata degli sbarchi (e relativi naufragi), dei già insostenibili costi economici e della xenofobia.
Ovviamente, sono stati sommersi da accuse di “razzismo”.
Se volete sapere perché Salvini trionferà alle prossime elezioni, non avete che da riflettere su questo episodio.
Francesco Santoianni
P.S. Nella foto di copertina, bandiere dei “ribelli siriani” che sventolano liberamente alla “manifestazione antirazzista” di Roma. Chi va per questi mari, questi pesci piglia.
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