Che la Russia stia spingendo per accordi commerciali che riducano al minimo la partecipazione (e l’influenza) del dollaro USA fin dall'inizio della crisi Ucraina (e anche prima) non è un segreto si legge sul blog
ZeroHedge.
La Russia ha infatti intenzione di mettere da parte il dollaro statunitense e sostituirlo con un sistema privo di dollari.
Oppure, come viene chiamato in Russia,
un mondo "de-dollarizzato ".
Voice of Russia riferisce, citando fonti di stampa russe, che
il Ministero delle Finanze del paese ha pronto un piano per aumentare radicalmente il ruolo del rublo russo in operazioni di esportazione, riducendo la quota delle operazioni denominate in dollari. Fonti governative ritengono che il settore bancario russo sia "pronto a gestire l'aumento del numero di transazioni denominate in rubli" .
Secondo l'agenzia di stampa Prime, il 24 aprile il governo ha organizzato un incontro speciale dedicato alla ricerca di una soluzione per sbarazzarsi del dollaro nelle operazioni di esportazioni russe. Esperti di primo livello del settore energetico, bancario e delle agenzie governative sono stati convocati e diverse misure sono state proposte come risposta alle sanzioni americane contro la Russia.
Se l'Occidente voleva la risposta della Russia alla escalation di sanzioni contro il paese, Mosca non si è fatta attendere.
La "riunione per la de-dollarizzazione" è stata presieduta dal Primo Vice Primo Ministro della Federazione Russa, Igor Shuvalov , a dimostrazione che Mosca è molto seria nella sua intenzione di smettere di usare il dollaro. Una successiva riunione è stata presieduta dal Vice Ministro delle Finanze Alexey Moiseev che ha commentato al canale Rossia 24 che "la quantità di contratti denominati in rubli aumenterà", aggiungendo che nessuno degli esperti e dei rappresentanti delle banche consultati ha riscontrato problemi nel piano del governo di aumentare la quota dei pagamenti in rubli
Naturalmente,
il successo della campagna di Mosca per passare da una negoziazione in dollari ad una negoziazione in rubli o in altre valute regionali dipenderà dalla volontà dei suoi partner commerciali di sbarazzarsi del dollaro. Questi paesi esistono e sono la
Cina e l'Iran. Dato che Vladimir Putin si recherà in visita a Pechino il 20 maggio, si può ipotizzare che i contratti di gas e petrolio che stanno per essere firmati tra la Russia e la Cina saranno denominati in rubli e yuan, non in dollari.
In altre parole, in una sola settimana,
Mosca solo darà l’annuncio del "Santo Graal energetico" con Pechino e ora sembra certo che le condizioni finanziarie dell’accordo saranno regolate esclusivamente in rubli e/o in yuan. Non in dollari.