10 febbraio, Alessandro Barbero smonta le bufale sulle foibe

15548
10 febbraio, Alessandro Barbero smonta le bufale sulle foibe

Lo storico italiano Alessandro Barbero come sempre con le sue delucidazioni mette un punto importante sulla questione foibe.
 
 
 
Non esiste la memoria condivisa, esiste la Storia e l'utilizzo, serio o propagandistico che sia, che se ne fa.
 
Capire cosa hanno fatto gli italiani dal 1918 al 1945 agli slavi non significa negare ciò che è accaduto, ma serve a non cadere nel revisionismo storico, utile solo a riabilitare il fascismo e a nasconderne i crimini, tra cui il genocidio dei popoli slavi.
 
Il 10 Febbraio è stato istituito non per "ricordare le vittime" di una rappresaglia, ma per controbilianciare il 25 Aprile e dare ai fascisti, oramai sdoganati, una parvenza di innocenza, di non complicità coi nazisti.
 
Il tutto condito da un anticomunismo isterico che va sempre bene.
 
 
 
 
 
 
Se per quasi 30 anni subisci razzismo, discriminazione totale, segregazione, violenza culturale, stermini organizzati e una guerra di annientamento etnico, l'odio copre ogni pensieri, tanto che non esistono fascisti e non fascisti, esistono solo i nemici e la vendetta.
 
Si può dire che una rappresaglia tale sia stata esagerata? Sì.
 
Si può dire che furono uccisi civili che non avevano partecipato allo sterminio slavo? Sì.
 
Si può dire che i partigiani jugoslavi erano uguali ai fascisti? No.
 
Si può paragonare la fine dell'occupazione italiana in Istria e Dalmazia alla guerra di annientamento contro gli slavi? No.
 
Non fatevi fregare, non gliene frega assolutamente nulla ai politici "ricordisti" nostrani delle vittime, gli frega solo manomettere la storia a loro piacimento, per ripulire un sangue che dalle mani, per quanto ci provino, non andrà mai via.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti