A un passo dalla catastrofe globale
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Il burattino della NATO Zelensky vieta per decreto la possibilità di condurre negoziati con la Russia, conducendoci per mano alla catastrofe globale.
Grazie mille.
Si sarebbe potuto evitare tutto questo.
Sì.
Se si fosse voluto approfondire quanto accaduto realmente otto anni fa, agendo dall'inizio, con un'opposizione popolare, sulle radici dell'odierna escalation.
Rilancio in questo tragico contesto, un brevissimo estratto di un'intervista che Oleksiy Zhuravko, rifugiato politico ed ex deputato del Parlamento ucraino, mi rilasciò a Mosca nel 2016, insieme a Galina Zaporozhtseva, psicologa ed ex docente all'Accademia ucraina di polizia.
Dall'intervista si coglie quale dramma si consumasse già allora.
Purtroppo, Zhuravko è stato ucciso pochi giorni fa a Kherson, durante un bombardamento messo in atto anche grazie alle armi che forniamo all'Ucraina.
Condivido in memoria di quest'uomo coraggioso, alcuni secondi estratti dal mio documentario "Start Up a War", che qui fatica a trovare possibilità di diffusione, al di là dei circuiti indipendenti.
La sua intervista integrale è inserita nel volume "Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa".
Le immagini che accompagnano sono state girate durante l'Euromaidan dal reporter Sergeij Rulev.
Osservate la violenza con cui al manifestante si cerca di strappare il nastro di San Giorgio, simbolo nel mondo russo della vittoria sul nazi-fascismo.
In Ucraina, dal 2014, l'Europa e gli USA sostengono un regime persecutorio, che in questi anni ha dato la caccia a tutti coloro che, come Zhuravko, erano all'opposizione.
Chi nega questi fatti e sostiene politici che supportano l'armamento e le sanzioni, al posto del dialogo tra le parti, è complice di una follia che rischia di condurci alla catastrofe nucleare.