Andrea Zhok - La vera emergenza è la salute idrogeologica del nostro territorio
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Da quando ho memoria, a seconda degli anni o delle stagioni, in questo paese si passa dall'emergenza alluvioni all'emergenza siccità con modiche soluzioni di continuità.
Ora, dico per dire, e se prima di chiamare in causa le sorti climatiche del pianeta ci prendessimo cura della salute idrogeologica del territorio?
Perché da sempre i governi fanno spallucce fataliste quando si tratta di una cosa così laica e ordinaria come la preparazione degli invasi e il controllo delle acque, mentre si dimostrano attivissimi, solleciti e soprattutto onniscienti quando si tratta di qualcosa così complesso, multifattoriale ed epocale come il "riscaldamento climatico"?
Com'è che nel primo caso assistiamo ad un'ininterrotta esibizione di impotenza, mentre nella seconda di colpo diventiamo eroi prometeici che raddrizzano la natura e salvano con mirabile pianificazione il cosmo?
In definitiva, non è che per l'ennesima volta, come quei ciarlatani che si fanno passare per stregoni, come un Dulcamara qualunque, state utilizzando le cose più oscure, vaghe e scarsamente ispezionabili per evitare di fare le cose ovvie, chiare, e pubblicamente verificabili?
Qualche maligno potrebbe sospettare che le prime siano tanto più attraenti delle seconde perché permettono di esercitare un potere arbitrario, limitandosi ad accusare i critici di non essere dei "veri credenti ne LASCIENZA", mentre altrimenti bisognerebbe assumere qualche geologo e qualche ingegnere (e, curiosamente, per queste cose volgari la coperta europea è sempre cortissima.)