Austria, scandalo Strache. Ma esattamente cosa c’entrano i “russi”?

10271
Austria, scandalo Strache. Ma esattamente cosa c’entrano i “russi”?


Non è certo per “riabilitare” personaggi come Heinz-Christian Strache (leader del “sovranista” Partito della Libertà Austriaco, ora dimessosi dalla carica di vicecancelliere) o per unirci al farneticante coro di chi ci vede dietro un remake del presunto “omicidio” del leader dell’ultradestra austriaca Jörg Haider; ma il video (vecchio di tre anni e diffuso oggi, proprio a ridosso delle elezioni europee) nel quale Strache si abbandona a losche promesse con una tizia - che si spacciava come Aljona Makarowa, “nipote di un oligarca russa” - suscita qualche dubbio e molte domande. Domande che, invece non si pongono tutti i media mainstream. A cominciare da “Il Fatto Quotidiano” (solitamente attento su presunti scandali mediatici) con il suo articolo “Austria, legami tra ultradestra di governo e russi su media e appalti: tutto in video.”


Intanto, cosa c’entrano i “russi”? Dell’avvenente, sedicente, Aljona Makarowa non si sa nulla; fosse stata al soldo di qualche oligarca russo o del Cremlino, state pur certi che – verosimilmente, dopo tre anni di indagini - ve lo avrebbero già “documentato”. Un’altra questione riguarda la durata del video: sette ore. Ma i due giornali tedeschi (Süddeutsche Zeitung e Spiegel, il primo vicino alla CDU ed il secondo vicino al SPD) che lo hanno comprato (a loro dire, senza sapere chi lo ha girato) mostrano solo qualche minuto di filmato. Intendiamoci. Sicuramente, anche la visione dell’intero video documenterebbe i loschi intenti di Strache (che si è dimesso ammettendo soltanto che, essendo ubriaco, aveva promesso l’impossibile) ma estrapolare una breve dichiarazione senza dir nulla del contesto nella quale è stata espressa rischia di riproporre il Calvario al quale fu sottoposto sui social un esponente del PD per la sua, ormai celebre, frase “abbiamo una banca”. Calvario pienamente meritato, alla luce degli innegabili intrallazzi con le banche che hanno costellato le politiche del PD.


Sarebbe stato il caso, quindi, davanti al video con Strache, domandarsi quali “favori” avrebbe fatto il suo governo al Cremlino. Nessuno. Neanche la revoca delle sanzioni imposte alla Russia dall’Unione Europea quando l’Austria la presiedeva. “Sovranisti di cartone” questi del Partito della Libertà Austriaco, al pari della  Lega di Salvini, completamente proni all’imperialismo USA anche davanti al divieto imposto all’Italia da Trump di non importare petrolio iraniano. Forse, sarebbe questo da denunciare a proposito del “pericolo sovranista” che minaccia l’Europa, unico refrain di questa campagna elettorale.


A proposito di campagna elettorale e di tentativi stranieri per influenzarla. Date una occhiata qui sotto al video di Avaaz che sta impazzando sul web. Avesse fatto qualcosa del genere un “emissario del Cremlino”, la NATO avrebbe già bombardato Mosca.
 

Francesco Santoianni
 
 
 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti