Big Tech “sostanzialmente complici” della morte di civili a Gaza
Ramesh Srinivasan, professore di studi sull'informazione all'UCLA, University of California Los Angeles, ritiene che "c'è una scioccante mancanza di trasparenza" sul progetto Nimbus di Google utilizzato dall'esercito israeliano a Gaza.
Le grandi aziende tecnologiche che lavorano con l'esercito israeliano potrebbero essere ritenute complici degli attacchi contro i civili, ha spiegato ad Al Jazeera.
“Corporate America Big Tech è in realtà allineata con molte delle azioni dell’esercito israeliano. Il fatto che vengano utilizzati sistemi di intelligenza artificiale indica che c’è una mancanza di riguardo da parte dello Stato israeliano. Tutti sanno che questi sistemi di intelligenza artificiale commetteranno errori”, ha ricordato Srinivasan.
“Ci saranno morti e omicidi ingiusti come abbiamo visto tra così tanti civili a Gaza. Sono sostanzialmente complici.”
Proteste contro i legami con Israele, arrestati dipendenti Google
Intanto, i dipendenti del colosso tecnologico sono stati arrestati dopo aver tenuto sit-in di protesta negli uffici dell'azienda a New York e Sunnyvale, in California, per più di nove ore.
BREAKING— @google also orders for arrest of of its own workers in SUNNYVALE who sat in for 10 hours at @googlecloud CEO @thomasortk’s personal office, demanding google cut Project Nimbus, the company’s $1.2 billion contract with Israel.
— No Tech For Apartheid (@NoTechApartheid) April 17, 2024
arrests were caught on our livestream pic.twitter.com/pgLe4gkybY
Durante la loro protesta i manifestanti avevano ribadito che non se ne sarebbero andati finché Google non si sarebbe ritirata da un contratto sull’intelligenza artificiale e sorveglianza da 1,2 miliardi di dollari tra Israele, Google e Amazon.
I dipendenti di Google si sono espressi da tempo contro il progetto “Nimbus”, con i dipendenti palestinesi che denunciano “pregiudizi istituzionalizzati” all’interno dell’azienda.
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