2017, l'anno della mobilitazione per la difesa della libera espressione su internet

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2017, l'anno della mobilitazione per la difesa della libera espressione su internet

 

Ricordo bene nel 1950 quando i russi dovevano entrare nelle nostre scuole, nel Congresso, nel Dipartimento di Stato - e secondo molti sostenitori di Eisenhower / Nixon - prendere in consegna il nostro paese senza una seria opposizione (e loro mi chiamano paranoico!). E 'stato questa stessa psicosi che insisteva sul nostro bisogno di andare in Vietnam per difendere le nostre libertà contro i comunisti a 6.000 miglia di distanza. E dopo che il Terrore Rosso è finito per sempre nel 1991, non è finita. E 'diventato Hussein dell'Iraq con le sue armi di distruzione di massa. E' diventato il demone, reale come qualsiasi Processo alle streghe. Lo è stato Gheddafi della Libia, e poi era Assad della Siria. In altre parole, come in una profezia orwelliana, non è mai finita, e vi posso garantire che non finirà - a meno che le persone che ancora pensano dicano "Basta" a questo demone”, Oliver Stone.

 

Quest’oggi si chiude il 2016. Un anno per noi importante, di crescita e consolidamento del nostro progetto che viene premiato quotidianamente da voi lettori che ci seguite in numero sempre crescente.
 

Ci preme ringraziare chi attraverso i suoi blog personali nella nostra testata giornalistica ci ha permesso di crescere aldilà di ogni più rosea aspettativa e chi, con azioni volontarie per noi di fondamentale importanza, ci aiuta quotidianamente a reperire informazioni e collegare i tasselli. Una menzione a parte meritano, infine, siti amici come Contropiano e Marx 21, con cui abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione reciproca quotidiana che ci lusinga e onora. Tutto questo rappresenta l'aspetto più bello della rete, di internet e di un'informazione alternativa possibile. Grazie a tutti.


Affronteremo il 2017 consci che si tratterà di un anno duro: eventi come la vittoria di Trump nelle elezioni statunitensi, la Brexit e le fake news del mainstream sulla guerra in Siria hanno segnato una grave sconfitta per l’informazione tradizionale.


Sempre più persone preferiscono informarsi sui media alternativi come il nostro.




Vivremo tempi difficili. Utilizzando la lotta alle menzogne, alle fake news e all’odio, con la narrazione della post-verità proveranno a stringere le maglie della libertà d’informazione in rete. Negli Stati Uniti si è arrivati, primo passo, ad una lista di proscrizione attraverso il giornale della Cia e, secondo passo, ad una legislazione che cercherà di censurarli senza mezze misure. Nel mentre lo spettacolo ridicolo, grottesco e puerile di un presidente uscente, Barack Obama, che non perde occasione per non farsi rimpiangere dal mondo con la farsesca storia complottista “degli hacker e della propaganda russa”.


In Europa sta accadendo lo stesso. Tutto è partito con la famigerata risoluzione del Parlamento europeo che ha addirittura equiparato la “propaganda” della Russia a quella dell'Isis. Siamo alla follia di un nuovo maccartismo molto periocoloso che noi, come AntiDiplomatico, vi abbiamo denunciato per primi in Italia. E siamo alla prova, l'ennesima, di come l'Unione Europea oggi sia un esperimento fallito e contro la storia.

E in Italia? Beh Italia, i cavalieri delle “fake news” Boldrini, Orlando e ora Pitruzzella hanno gettato la maschera e dichiarano senza mezze misure che anche nel nostro paese si debba mettere un bavaglio alla rete e ripercorrere la scure in corso negli Stati Uniti. 

Ma sempre più persone stanno dicendo “basta” alle menzogne delle corporazioni mediatiche. La dimostrazione l'abbiamo avuta proprio in questa settimana: quando “Left” ha deciso di nominare “persone dell'anno” niente meno che gli amici di Al-Nusra (Al-Qaeda) ad Aleppo est, gli “Elmetti bianchi”, la reazione consapevole degli utenti ci ha sorpreso e ha dato un senso compiuto al nostro lavoro quotidiano.

Del resto, se ci riflettete, la mancata invasione della Siria sulla “fake news” delle armi chimiche utilizzate da Assad nel 2013 è la sconfitta pià grande della propaganda guerrafondaia occidenale. Le armi di distruzione di massa di Saddam e il viagra utilizzato dalle milizie di Gheddafi hanno permesso lo stupro di Iraq e Libia; la nuova consapevolezza dell'opinione pubblica, al contrario, non ha permesso che lo stesso potesse essere fatto in modo completo in Siria.


E veniamo agli ultimi giorni dell'anno. La liberazione di Aleppo è stata descritta dai propagatori delle fake news come un “assedio” - un po' come se dicessimo che “le truppe di De Gaulle hanno assediato Parigi contro i rivoluzionari nazisti”. 

La liberazione di Aleppo è una vittoria dell'umanità e uno spartiacque storico di una nuova epoca per l'informazione.


Non potendo più controllare l'opinione pubblica come in passato, tuttavia, l'obiettivo delle corporazioni mediatiche è chiaro: censura. Le dichiarazioni di Boldrini, Orlando e Pitruzzella hanno gettato un cammino preciso contro cui noi de l'AntiDiplomatico saremo pronti a combattere. Ma la mobilitazione deve essere generale, da parte di tutti coloro che hanno a cuore il futuro della libera espressione in rete. 
 

Noi siamo pronti e non ci tiriamo indietro. Così come non ci hanno fermato gli attacchi infamanti di quest'anno da parte di chi si ritrova sempre dalla parte sbagliata della storia ed è costretto, per giustificare l'ingiustificabile, a raccontare “fake news” a cui non crede davvero più nessuno.... oltre a fare pubblicità positiva all'AntiDiplomatico!  

Buon 2017 in difesa della libera espressione del pluralismo dell'informazione mai così in pericolo!


P.s.    Questo il video che la redazione de l'AntiDiplomatico ha preparato per voi. Fatelo arrivare a Boldrini, Orlando e Pitruzzella. All'interno “le 10 bufale del 2016”, tutte clamorose, tutte rigorosamente provenienti dalla fabbrica delle menzogne: il circo mediatico mainstream.  



La Redazione de l'AntiDiplomatico

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