Centenario della "Marcia su Roma". Una parata militare ambigua da evitare

Centenario della "Marcia su Roma". Una parata militare ambigua da evitare

In calce la risposta dell'UNUCI giuntaci in redazione

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di Alberto Fazolo

Nell’anniversario della Marcia su Roma i militari in congedo organizzano una parata militare a Piazza Venezia.

La Marcia su Roma è stato l’evento più importante per il fascismo, nella cui retorica assumeva addirittura dei tratti mistici, tanto da portare alla numerazione degli anni partendo dal 1922.

Da qui si è diffusa l’erronea convinzione che la Marcia su Roma fu un fatto circoscritto al 28 ottobre, invece iniziò prima con una lunga serie di violenze e soprusi, ma sopratutto si concluse alcuni giorni dopo.

Ad ogni modo, si devono considerare come giorni effettivi della Marcia su Roma quelli che vanno dal 28 al 30 ottobre: cioè dalla sollevazione alla consegna dell’incarico di formare un nuovo Governo. In uno Stato che abbia davvero troncato i conti con il proprio ingombrante passato, in quei giorni non verrebbe ammessa alcuna celebrazione nostalgica.

Eppure il prossimo 29 e 30 ottobre, a Roma è prevista una parata militare, organizzata dall’UNUCI, l’unione degli ufficiali in congedo, che vorrebbe sfilare in uniforme fino a Piazza Venezia. 

La convocazione ufficiale per la parata del 29 ottobre 2022, pubblicata sulla pagina nazionale UNUCI afferma che l’evento si svolge nel centenario della consegna della Bandiera, ma questo evento in realtà cade il 4 novembre prossimo: in quei giorni ricorre si un centenario, ma appunto, quello della Marcia su Roma.

La prima azione coordinata dei reduci, fu proprio la Marcia su Roma, di cui i veterani della Grande Guerra furono gli assoluti protagonisti.

Dopo la Marcia su Roma si iniziò a formalizzare la rete UNUCI che nominati i presidenti delle varie articolazioni, per la prima volta li raccolse il 18 giugno 1926 in una riunione presieduta da Benito Mussolini. Pochi mesi dopo “ Ritenuta l'urgente necessità di riunire in un sol fascio le forze degli ufficiali in congedo d'Italia” si istituì formalmente l’UNUCI con Regio Decreto n. 2352 del 9 dicembre 1926, (abrogato nel 2010 trasformandolo in un’ente di diritto privato). La dirigenza UNUCI fu affidata a fascisti. Il Decreto istitutivo stabiliva che alle spese di funzionamento dell’UNUCI si sarebbe previsto con finanziamenti pubblici e privati, in particolare disponeva che nei primi anni di vita vi contribuisse anche la “Milizia volontaria per la sicurezza nazionale”, ossia le cosiddette “Camice Nere”. Pertanto, sebbene nel sodalizio ci potessero essere anche delle persone estranee al fascismo, questo nasce dopo la Marcia su Roma per mano di Mussolini che, lo affida a dei fascisti e lo fa finanziare dalle “Camice Nere”. Moltissimi “fascisti della prima ora” -ossia quelli che parteciparono alla Marcia su Roma - confluirono nell’UNUCI che in breve tempo divenne il contenitore di reduci organico al Partito Nazionale Fascista.

Dopo la presa del potere da parte del Fascismo l’UNUCI fece una prima adunata nazionale nel 1939 a Piazza Venezia, con Mussolini affacciato al balcone. Da dopo la sconfitta del fascismo non era mai più accaduto che si facesse un’adunata nazionale dell’UNUCI e ora la si vorrebbe fare proprio nei giorni del centenario della Marcia su Roma.

Stando a quanto si legge su alcuni organi d’informazione UNUCI l’adunata sarebbe stata autorizzata dallo Stato Maggiore della Difesa, quindi non si tratterebbe di una iniziativa isolata di un gruppo di privati.

Al momento non ci sono elementi sufficienti per stabilire se questa adunata sia stata organizzata per iniziare ad imprimere un nuovo corso reazionario al nostro Paese o se sia una trappola per il prossimo Governo: proprio in quei giorni si potrebbe insediare il nuovo esecutivo, verosimilmente guidato (per la prima volta) da un’esponente della destra post-fascista, fargli gestire una vicenda del genere creerebbe problemi ed imbarazzi.

Poco importa quale sia il motivo per cui qualcuno vorrebbe far fare questa adunata, non va permessa. Non si può arretrare sul terreno della lotta antifascista. La storia dell'UNUCI è troppo invischiata con il fascismo per poter lasciare dei margini d’ambiguità in quei giorni.

Gli antifascisti devono far sentire la propria voce affinché la parata non venga fatta e li si chiama a partecipare a delle manifestazioni antifasciste da tenere su tutto il territorio nazionale per il 29 ottobre.

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RETTIFICA

Alla redazione de l'AntiDiplomatico arriva la risposta dell'UNUCI che vi proponiamo di seguito


Egregio direttore, 

È con estremo rammarico che l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, U.N.U.C.I e il Comitato Nazionale 4 Novembre, Impegnato nel ripristino della festività dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate hanno letto sulla testata l’Antiodiplomatico, iscritta al registro per la Stampa di Roma n162/2015, un articolo a firma di Alberto Fazolo, pubblicista, in data 5 ottobre, ore 08:00 dal titolo: “Centenario della "Marcia su Roma. Una parata militare ambigua da evitare”. Nell’articolo vengono riportate sin dal titolo notizie false che diffamano il lavoro svolto con impegno e senso dello Stato  prima in servizio attivo e ora in congedo di uomini delle Forze Armate e dei Corpi armati dello Stato e dei Corpi ausiliari delle Forze Armate. Il ruolo di UNUCi così come riportato nel sito ufficiale https://www.unuci.org è quello di: “collaborare nell’addestramento e nella preparazione sportiva di detto personale; mantiene contatti e svolge attività con le Confederazioni similari degli Ufficiali della Riserva dei Paesi Alleati; diffonde i valori di difesa e sicurezza della Patria e di fedeltà alle istituzioni democratiche; sensibilizza l’opinione pubblica sulle questioni di sicurezza e difesa, sul ruolo delle Forze Armate e sull’importanza dei riservisti, sulla cultura della sostenibilità ambientale e sociale, sugli interventi di difesa e protezione civile”. Non ultimo è impegnata a “promuove iniziative culturali e sociali, assistenza umanitaria e fornisce il proprio apporto negli interventi di difesa e protezione civile”. 

U.N.U.C.I e il Comitato Nazionale 4 Novembre, Impegnato nel ripristino della festività dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate ribadiscono che, come da comunicato per la stampa 1 datato 5 ottobre - testo in calce alla  richiesta, - l’evento del 29 ottobre è una sfilata che si terrà in via dei Fori Imperiali e vedrà il suo culmine nella deposizione di un Corona al Sacello del Milite Ignoto, commemorazione che cade nel centenario Milite Ignoto. La data del 29 ottobre, a cui U.N.U.C.I e il Comitato Nazionale 4 Novembre, Impegnato nel ripristino della festività dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, fa riferimento è quella in cui nel 1921, da Aquileia partì il treno con la salma del Milite Ignoto, l’evento ricade ancora nel centenario della consegna della Bandiera alla neonata “Associazione Ufficiali in Congedo” da parte della Regina Margherita, in Campidoglio, alla presenza del Maresciallo Diaz, il 4 novembre 1922: un anno dopo che fu deposta la salma del Milite Ignoto al Vittoriano. 

U.N.U.C.I e il Comitato Nazionale 4 Novembre, Impegnato nel ripristino della festività dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate chiedono per tanto una rettifica dell’articolo: “Centenario della "Marcia su Roma. Una parata militare ambigua da evitare” con la pubblicazione integrale di tale lettera e del Comunicato Stampa n1, del 5 ottobre riportato in calce. Tutto questo ai sensi  della Legge del 6 agosto 1990, n. 223 “Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato” (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 9 agosto 1990, n. 185, Supplemento Ordinario)  in modo particolare si fa riferimento all’art.10 della suddetta legge.

In questo periodo di conflitti che il mondo vive, U.N.U.C.I e il Comitato Nazionale 4 Novembre, Impegnato nel ripristino della festività dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, sono impegnati nel ricordo e nella memoria di quei giovani che hanno perso la vita al fronte non avendo mai la possibilità di vivere la giovinezza, sposarsi e vedere crescere i propri figli, una memoria che non deve essere persa affinché questo non accada mai più. 
Chiudiamo con le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella durante l’incontro annuale con le Associazioni d’Arma: scopo primario delle Associazioni d’Arma e Combattistiche è di accompagnare i giovani ad una maggiore consapevolezza degli orrori della guerra e, contestualmente, a quei valori di Libertà, della Democrazia e della Pace, scaturiti dalle Grandi Guerre, dalla lotta per la Resistenza e per la Liberazione e oggi incarnati nella nostra Costituzione. 

Sicuri di una piena collaborazione restiamo a disposizione per interviste e chiarimenti 

cordialmente il direttivo U.N.U.C.I e il Comitato Nazionale 4 Novembre, Impegnato nel ripristino della festività dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. 

 
 
              UNIONE NAZIONALE                                                                         
UFFICIALI IN CONGEDO D’ITALIA
                         U. N. U. C. I.
                       Ente di Diritto Privato
     _____________________________________

Alberto Fazolo

Alberto Fazolo

Alberto Fazolo. Laureato in Economia, esperto di Terzo Settore e sviluppo locale. Giornalista. Inizia l'attività giornalistica testimoniando la crisi del Kosovo e la dissoluzione della Jugoslavia. Ha trascorso due anni in Donbass, profondo conoscitore delle vicende ucraine. Attivo nei movimenti di solidarietà internazionalista, soprattutto in contrasto con le operazioni di "Regime change".

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