Corea del Nord, Venezuela e Cuba: un'alleanza contro le ingerenze degli Stati Uniti?
L’agenzia russa Sputnik ha analizzato il recente viaggio in Venezuela di Kim Yong-nam, presidente dell’Assemblea Suprema della Corea del Nord. Il più alto dirigente di Pyongyang dopo il presidente Kim Jong-un.
Secondo l’agenzia questa visita «segna un momento storico nelle relazioni tra Pyongyang e una regione così lontana».
«Il principale risultato dell'incontro è la firma di due accordi di intesa e cooperazione politica, consultazioni politiche su questioni di interesse comune e abolizione dell'obbligo del visto per i titolari di passaporti diplomatici e di servizio».
Il politologo venezuelano Walter Ortiz ha spiegato che i due paesi hanno deciso di rafforzare le relazioni bilaterali per contrastare le ingerenze provenienti da Washington. «La Corea del Nord vuole costruire con l'America Latina linee di legami socio-economici e politici senza l'intromissione degli Stati Uniti».
La visita di Kim Yong-nam fa pensare prima di tutto a un tentativo della Corea del Nord di rafforzare i legami con i paesi che hanno scelto la via dello sviluppo socialista, ha spiegato l'esperto dell'Accademia delle Scienze russa, Evgueni Kim, in un commento a Sputnik.
«La Corea del Nord, il Venezuela e Cuba adotteranno ovviamente una politica che non è conforme agli interessi degli Stati Uniti... È chiaro che a Washington non piace per nulla quando questi tre paesi cercano di coordinare le loro azioni ad un livello così alto» ha spiegato l'intervistato di origini coreane.
L'esperto ha evidenziato che i tre paesi attualmente non hanno abbastanza forze per creare un'alleanza contro gli Stati Uniti. Ma allo stesso tempo dubita che gli Stati Uniti possano accusare i tre di aver escogitato un'alleanza clandestina.